INTERVISTA A TGCOM24

Aiello: "Pop, indie? Non voglio etichette, e ora porto la mia musica in tour"

Il cantautore si racconta a Tgcom24 tra il nuovo album "Ex Voto" e i primi live

di Santo Pirrotta
26 Nov 2019 - 12:15
 © Ufficio stampa

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Non è passato per la scorciatoia dei talent Aiello eppure "Arsenico", il primo singolo estratto dall'album "Ex Voto", è certificato disco d'oro e vanta più di più di 10 milioni di stream su Spotify. Il cantautore calabrese, trapiantato a Roma, ormai viene definito il nuovo volto del pop. Ma lui non vuole etichette, tanto che su Instagram ironizza: "Troppo indie, troppo pop, troppo r'n'b". Con la sua scrittura ricorda i cantautori del passato ma con una chiave moderna: "Provo a far incontrare Rino Gaetano e Lady Gaga", racconta a Tgcom24. Intanto a Milano sarà live il 28 novembre e a Roma il 7 dicembre, due date che anticipano il tour del 2020.

Antonio come vivi questo successo improvviso?
Una cosa così bella non l'avevo immaginata. Anche se dentro di me ho sempre saputo che ero destinato a qualcosa di bello. Che ero destinato a un momento di luce, di condivisione. Qualche porta in faccia l'ho presa. E ho avuto anche tanti momenti di sconforto. ma mi ripetevo sempre: 'Tanto domani tu sarai su quel palco'... Non  pensavo però a una cosa così potente.

Che succede ora?
Sto realizzando quello che sta accadendo e sto facendo delle scelte importanti. Di squadra e lavoro. Ho cominciato a prendere le misure con tutto. Magari ero pronto a sollevare 100 kg e me ne hanno messo sopra 200. Sono pronto. 

Sei molto determinato...
E' stata la mia fortuna. Quando ho deciso intorno ai 16 anni che volevo vivere di musica mi sono messo sotto. Ma io non ho mai fatto niente per diventare qualcuno, semplicemente non riesco a non vivere di musica. Mi svegliavo alle tre di notte e scrivevo le canzoni, non volevo diventare famoso. Ero felice di fare musica, al costo di  essere un cantautore senza pubblico. 

Non sei passato da un talent, perché?
Volevo un percorso così. Speravo che una canzone abbracciasse tutti senza il bisogno che nessuno la imponesse. Tre settimane fa ero a un pranzo a Milano e sento una ragazza, la cameriera, che canta 'Arsernico'. Bene, la ringrazio e lei mi guarda e non capisce, Un collega le dice che sono Aiello, ma lei non sapeva chi fossi, la canzone è arrivata prima di me.

Hai un modo di scrivere che appartiene ai grandi cantautori ma lo fai in una chiave moderna, come coniughi le due cose?
Non mi sono incollato nessuna etichetta. Una volta mi hanno detto che ero troppo soul, un'altra troppo pop, un'altra troppo sperimentale. Io non faccio le cose che vanno di moda. Unisco tutti gli elementi, li mescolo. Ma resto sempre fedele a me stesso. Sono una ragazzo che si fa attraversare da diversi suoni, affascinato da Battisti, Dalla, Rino Gaetano che provo a fare incontrare con Freddie Mercury e Lady Gaga.

Arrivano i primi live, come ti sei preparato?
Sono molto emozionato. Avevo fatto dei concerti in contesti particolari, ero la persona di turno che passava per caso. Adesso in 48 ore abbiamo registrato il sold out nelle due date di Milano e Roma e sono rimasto senza parole. Il motivo per cui scrivo è proprio questo: salire sul palco e cantare le mie canzoni insieme alla gente. Un avvertimento: non vi aspettate lacrime, si ballerà tantissimo.

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