Arriva nelle sale dall'8 ottobre il primo lungometraggio di Davide Del Degan
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Vittima anche lui della chiusura dei cinema in primavera, arriva l'8 ottobre in sala "Paradise - Una nuova vita", il primo film di Davide Del Degan. Presentato al Torino Film Festival 2019, mescola commedia, noir, con momenti tragicomici e altri decisamente surreali. Un siciliano testimone scomodo sotto protezione finisce a vendere granite in Friuli. Ma per uno scherzo del destino anche il killer contro cui lui ha testimoniato viene spedito negli stessi luoghi. Tgcom24 vi offre una clip esclusiva.
Calogero è un uomo ordinario che ha fatto una scelta straordinaria. Siciliano, venditore di granite, un giorno assiste ad un omicidio di mafia e decide di fare qualcosa che non tutti avrebbero il coraggio di fare: testimoniare. Ed è così che Calogero viene impacchettato e spedito, sotto il programma protezione testimoni, nel posto più lontano dalla Sicilia: tra le montagne del Friuli, a Sauris, un villaggio di gente ospitale, ma che lui fa fatica a capire. Calato in una realtà completamente diversa così distante da tutto ciò che ama, tra le nevi e nessuno a cui vendere granite, Calogero si ritrova solo, perso, spaesato. Ancora alle prese con il rammarico per aver perso il contatto con la sua famiglia, che si è rifiutata di seguirlo, e con la sua unica figlia, che non ha neanche fatto in tempo a veder nascere, un arrivo in paese crea altro scompiglio nella sua nuova vita. Il killer contro cui lui ha testimoniato è diventato a sua volta un collaboratore di giustizia e, per un errore amministrativo tipicamente italiano, è stato spedito nella stessa località, con lo stesso falso nome. Il nostro Calogero è convinto che sia lì per ammazzarlo, e non sa che il killer, contrariamente a lui, vive questa cesura col proprio passato come un'opportunità che la vita gli ha voluto regalare.
Nel ruolo del protagonista troviamo Vincenzo Nemolato, già visto in "Martin Eden" e "5 è il numero perfetto".
"Lo stile è volutamente tragicomico. Attinge dalla lezione del cinema di genere e d’autore, dove la scuola di partenza è la commedia all’italiana, che utilizza una fisicità e un umorismo talvolta grotteschi per dare risalto alla tragica vita dei personaggi. L’intento è quello di concentrare lo sguardo sui protagonisti, di liberarli da ideologie e missioni sociali per fare emergere tutti i contrasti che li contraddistinguono” ha spiegato Davide Del Degan