A MILANO DAL 10 DICEMBRE ALL'1 GENNAIO

Al Manzoni per le Feste arrivano Ale & Franz nei panni di "Romeo e Giulietta": "Festeggiamo i nostri 25 anni... di coppia!"

Leo Muscato ri-mette in scena lo spettacolo scritto e diretto ben 14 anni fa, con un cast rinnovato dal 10 dicembre all'1 gennaio

09 Dic 2019 - 12:39

Ale con il tutù è l'"Attorone" che interpreta Giulietta, Franz l'"Avanguardista" che veste i panni di Romeo. Con loro una scalcinata compagnia di improbabili "avanzi di teatro", che decidono di mettere in scena "a tutti i costi", nientemeno che "Romeo e Giulietta". Questa la trama di "Romeo e Giulietta. Nati sotto contraria stella", originale rilettura della pièce di Shakespeare, che Leo Muscato scrisse e diresse ben 14 anni fa, e che ora ha deciso di riproporre con un cast rinnovato dal 10 dicembre all'1 gennaio sul palco del Teatro Manzoni di Milano. 
 

14 anni fa eravamo seduti in platea in prima fila", spiega Franz presentando lo spettacolo: "Ci innamorammo del progetto. Da allora ogni stagione abbiamo rotto le scatole a Leo Muscato per convincerlo a coinvolgerci e a rifarlo con noi. Lui ci rispondeva che non era ancora tempo... Poi finalmente ha detto di sì: si vede che ora siamo invecchiati abbastanza per poterci trasformare nei due adolescenti...". 

E' nata così la collaborazione tra Muscato e la famosa coppia di comici che quest'anno compie 25 anni di lavoro insieme: "Romeo e Giulietta era il testo giusto per celebrare la nostra coppia...".

Ale e Franz sono "Giulietta e Romeo": guarda alcune scene dello spettacolo

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Accanto a loro un cast di consumati attori come Eugenio Allegri, Marco Gobetti, Paolo Graziosi e Marco Zannoni. In tutto sette improbabili artisti, pieni di difetti e del tutto inadeguati, che tuttavia decidono di mettere in scena l'opera di Shakespeare, secondo il più autentico spirito elisabettiano, ovvero tutti uomini ad interpretare più personaggi, anche quelli femminili. Con i loro costumi riciclati e sgangherati oggetti da palcoscenico, avanzi come loro sono avanzi di teatro, nonostante la loro completa incapacità a recitare i sette comici trasformisti riescono tutttavia nell'impresa di raccontare la "dolorosa" storia di Giulietta e del suo Romeo. 

In una maniera del tutto inconsapevole la sgangherata compagnia di comici porta in palcoscenico i propri rapporti personali fatti di invidie, ripicche, alleanze, e rappacificazioni. Rivali e complici allo stesso tempo: da un lato si rubano le battute, e dall’altro, si aiutano come meglio possono. E sebbene si limitino a pronunciare le parole scritte dall’esimio poeta, i loro atteggiamenti provocano tutta una serie di azioni e reazioni dissociate dal testo che, in una dimensione meta-teatrale assolutamente involontaria, danno vita ad uno spettacolo nello spettacolo.

"Ognuno di noi ha qualche difetto fisico o professionale. Siamo gente abituata a fare tutto da sola e che tuttavia riesce in qualche modo a portare fino alla fine questo “Romeo e Giulietta”", spiegano Ale e Franz, che esprimono tutta la loro soddisfazione per avere avuto la possibilità di recitare in questo spettacolo in cui "per la prima volta ci concentriamo solo sul lavoro d'attore. Di solito siamo sempre stati autori di noi stessi. Non abbiamo cercato di portare Shakespeare nel nostro mondo, ma siamo noi che ci mettiamo alla prova nel suo orizzonte letterario".

Il risultato è uno spettacolo nello spettacolo in cui si ride delle dalle migliori intenzioni di questi comici, che nel tentativo di recitare con enfasi le proprie parti, risulteranno inevitabilmente ridicoli e ci si commuove, forse perché dalla loro goffaggine traspare una verità che insinua un forte dubbio: quello che, in questa storia, più di chiunque altro, sono proprio loro quelli nati sotto contraria stella. 

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