Addio ad Alain Delon, icona del cinema mondiale
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L'attore aveva espressamente chiesto di restare nella sua tenuta immersa nella foresta di Loiret, senza funerali di stato
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Alain Delon aveva già pianificato tutto, ben prima di morire. E secondo la sua volontà sarà sepolto in una cappella, nella sua dimora a Douchy, accanto ai suoi cani, fedeli amici a quattro zampe, che lui definiva "fratelli e sorelle". L'attore francese, scomparso domenica 18 agosto a 88 anni, aveva chiesto espressamente di restare nella sua tenuta immersa nella foresta di Loiret, e soprattutto non voleva funerali solenni. E cosi' sarà, almeno in un primo momento. La sua inumazione dovrebbe avvenire nei prossimi giorni, ma si sta valutando anche l'ipotesi di una cerimonia funebre estesa al pubblico, magari in una fase successiva, per permettere ai fan di porgere l'ultimo saluto al titano del cinema francese.
Nella proprietà di Douchy Delon ha vissuto per quasi mezzo secolo. Qui aveva fatto costruire una cappella, da lui pensata proprio a questo scopo, la sua sepoltura, accanto al cimitero dove riposano anche i suoi oltre 30 cani. Prima di morire aveva deciso: non voleva un tributo nazionale ed era contrario a qualsiasi cerimonia di questo tipo.
Mentre in tutto il mondo gli è stato tributato un doveroso omaggio da fan, colleghi, capi di stato e gente comune, sono rimasti invece in silenzio i suoi familiari, a partire dai tre figli, a cui spetterà la decisione finale sui modi e i tempi delle esequie. Prima di ammalarsi gravemente, Delon aveva comunque annunciato pubblicamente la volontà di essere sepolto nella cappella della sua proprietà di Douchy. Insieme alle sue decine di cani. La prefettura ha dato l'autorizzazione, visto che si tratta di una procedura eccezionale, ed ha disposto il divieto di sorvolo sopra la villa fino a mercoledì sera. La cerimonia di inumazione dovrebbe appunto svolgersi a meta' di questa settimana, ha fatto filtrare la tv Bfm, ma il sindaco di Douchy Abel Martin ha chiarito che questo sarà possibile con il benestare dei figli Anthony, Anouchka e Alain-Fabien: uniti nel lutto, ma divisi su tutto il resto, dalle valutazione sullo stato di salute e la lucidità del padre fino ai diritti di eredita', su cui si è scatenata una battaglia legale.
In attesa che si sciolga il nodo dei funerali, i francesi per il secondo giorno consecutivo hanno proseguito nel pellegrinaggio a Douchy per deporre fiori davanti alla tenuta. Un'oasi di pace, dove il Gattopardo ha vissuto per 50 anni con le sue compagne, prima Mireille Darc e poi Rosalie van Breemen. Nella villa ha abitato per tantissimo tempo anche la controversa Hiromi Rollin, al fianco della star come badante e che si è attribuita anche il ruolo di partner. Mai accettata dai figli dell'attore, perché sospettata di circonvenzione di incapace, e cacciata da Douchy nell'estate del 2023. E che adesso, dalle colonne del Figaro, ha denunciato: "Non mi hanno nemmeno permesso di dirgli arrivederci".
Che l'aura di Delon andasse ben oltre i confini nazionali e' dimostrato dall'ampio spazio che i media di tutto il mondo hanno dedicato alla sua scomparsa. Dagli Stati Uniti all'Italia, dove e' stato protagonista soprattutto agli inizi della sua carriera, fino al Giappone. "Era idolatrato per il suo fascino e la gestualita'" davanti alla macchina da presa, ha sottolineato l'emittente pubblica Nhk.
Alain Delon aveva deciso di scegliere quando mettere fine alla propria vita ricorrendo all'eutanasia. Il grande attore francese aveva già fatto testamento esprimendo le sue volontà in caso di morte e chiesto al figlio Anthony di occuparsi della cosa. E' stato proprio Anthony Delon a raccontare la cosa in un intervista alla radio francese RTL lo scorso anno. "Mi ha chiesto di organizzare la cosa nel momento in cui dovesse decidere di affrontarla" ha spiegato Delon junior. Il divo francese non ha mai nascosto le sue idee circa il diritto di scegliere autonomamente quando mettere fine alla propria vita. "Da una certa età, ognuno deve avere il diritto di andarsene in tranquillità - aveva detto tempo fa in un'intervista -, senza la necessità di ricorrere a ospedali, iniezioni e il resto".
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A fine gennaio il quotidiano Le Parisien aveva rivelato un rapporto medico datato luglio 2023 sulle condizioni di salute dell'attore: "Voglio morire, la vita è finita" sono le parole shock che Alain Delon avrebbe pronunciato lo scorso 20 luglio durante la visita di un medico nella sua casa di campagna a Douchy, nella Valle della Loira. L'ispezione sanitaria era avvenuta nell'ambito dell'inchiesta giudiziaria dai tre figli dell'attore, Anouchka, Alain-Fabien e Anthony Delon, nei confronti di Hiromi Rollin, la sua dama di compagnia.
Da quando nel 2019 era stato colpito da un grave ictus, Alain Delon era molto debole fisicamente, come conferma il rapporto d'inchiesta ottenuto dal quotidiano Le Parisien. La scorsa estate l'attore, aveva fatto delle preoccupanti rivelazioni al medico inviato a Douchy: l'icona del cinema francese avrebbe espresso il desiderio di morire, dichiarando addirittura di "non aspettare più nulla" perché la sua "vita era finita". In un rapporto inviato successivamente agli inquirenti, il medico avrebbe anche dichiarato che l'interprete di "Rocco e i suoi fratelli" e "Il Gattopardo" era "in uno stato di esaurimento fisico e psicologico con un forte rischio di suicidio".