ACCUSA LA TROUPE

Alec Baldwin, dopo l'incidente mortale su set di "Rust" fa causa a quattro persone

L'attore ha accusato la responsabile della custodia delle armi sul set, il primo assistente regista e altri due membri della troupe

14 Nov 2022 - 12:34
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Alec Baldwin ha scelto di giocare d'anticipo sulle decisioni della procura del New Mexico e ha avviato un'azione legale contro squadra dei tecnici del film "Rust". Sul set la direttrice della fotografia Halyna Hutchins è rimasta uccisa da una pallottola, partita da una pistola che l'attore aveva in mano. "Questa tragedia è successa perché munizioni 'vive' sono state consegnate sul set e caricate su una pistola", ha detto l'avvocato dell'attore, Luke Nikas.

Dramma sul set di "Rust", Alec Baldwin spara e uccide la direttrice della fotografia

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Baldwin, che rischia l'incriminazione per la morte della donna ha fatto causa alla responsabile della custodia delle armi sul set, al primo assistente regista e altri membri della troupe, colpevoli a suo avviso di avergli messo in mano un'arma carica di pallottole in grado di esplodere.

Quattro membri della troupe sotto accusa - La causa è arrivata in risposta a quella presentata l'anno scorso a Los Angeles dalla scenografa Mamie Mitchell che aveva accusato Baldwin e il resto della produzione di averle provocato gravi traumi emotivi a causa della sparatoria. L'attore, riaffermando la propria estraneità alla tragedia, ha fatto causa all'addetta alle armi, Hannah Gutierrez-Reed, al primo assistente regista Dave Halls che gli mise la pistola in mano quel giorno dichiarando che era sicura, a Sarah Zachry, che era incaricata degli oggetti di scena e a Seth Kenney, che avrebbe fornito al film armi e munizioni tra cui pistola e pallottole incriminate.

Dossier top secret - Il dramma sul set risale al 21 ottobre 2021 durante le lavorazioni di "Rust", un western a basso costo di cui Baldwin è co-produttore oltre che interprete, in un ranch del New Mexico fuori da Santa Fe. L'ufficio dello sceriffo di Santa Fe ha recentemente completato le indagini e il dossier, tuttora top secret, è ora nelle mani della procuratrice Mary Carmack-Altwies per le decisioni sul caso.

L'accordo con la famiglia Hutchins -Qualche settimana fa Alec Baldwin ha trovato un accordo con la famiglia di Halyna Hutchins. Si va quindi verso la fine dell'azione legale per omicidio colposo contro Baldwin e la produzione del film. I termini dell'accordo non sono stati resi noti tuttavia le riprese del film riprenderanno il prossimo gennaio con il cast originale e Matthew Hutchins, marito della defunta cineasta, diventerà produttore esecutivo e riceverà parte dei profitti.

Le riprese ripartiranno a gennaio 2023 - "Abbiamo raggiunto un accordo soggetto ad approvazione del tribunale per il caso di omicidio colposo contro i produttori di Rust, tra cui Alec Baldwin e Rust Movie Productions, LLC", ha fatto sapere Hutchins. "Le riprese di 'Rust', di cui ora sarò produttore esecutivo, riprenderanno con il cast originale nel gennaio del 2023. Non ho alcun interesse in ritorsioni o attribuzioni di colpa (verso i produttori e il signor Baldwin). Tutti noi siamo convinti che la morte di Halyna sia stato un terribile incidente".

Baldwin: "Fare il meglio per il figlio di Halyna" - Anche Alec Baldwin ha confermato la notizia dell'accordo, attraverso i suoi profili social. "Siamo felici di annunciare oggi l'accordo per la causa civile da parte della famiglia della direttrice della fotografia Halyna Hutchins. Nel corso di questo difficile processo, tutti hanno mantenuto il desiderio di fare ciò che è il meglio per il figlio di Halyna. Siamo grati a tutti coloro che hanno contribuito alla risoluzione di questa tragica e penosa situazione". L'attore ha sempre sostenuto di non aver mai avuto l'intenzione di premere il grilletto e che gli era stato detto che la pistola di scena non era stata caricata con munizioni in grado di esplodere.  

Baldwin: "Non ho sparato" - "Non ho premuto il grilletto", aveva dichiarato l'attore, aggiungendo che il responsabile per la sicurezza sul set gli aveva assicurato, prima del ciak, che la pistola era a posto. "Lo aveva detto davanti a tutti mettendomi in mano l'arma. E il messaggio era che potevamo rilassarci e andare avanti con le prove lavorando con una pistola sicura".

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