AL LIDO CON "NON ODIARE"

Alessandro Gassmann racconta a Venezia 77 il "viaggio nell'intolleranza"

L'attore protagonista del lungometraggio "Non odiare", unico film italiano della Settimana Internazionale della Critica

07 Set 2020 - 09:45
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Alessandro Gassman presenta alla Mostra del Cinema di Venezia "Non odiare", di Mauro Mancini. Al centro del film la difficile scelta di un medico ebreo, che si trova a dover soccorrere un neonazista.  "Mi ha fatto piacere girare un'opera prima e mi fa piacere anche perché mia nonna era ebrea e la mia famiglia ho avuto due persone morte nei campi di concentramento", ha dichiarato l'attore.

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"E' importante capire dove nasce l'odio" - Gassman interpreta Simone, un chirurgo ebreo che sceglie di non soccorrere la vittima di un incidente stradale a causa di un tatuaggio nazista. "Io probabilmente avrei salvato l'uomo ferito. Da giovane, devo dire, ero aggressivo, ma ora credo che la cosa più importante sia capire dove nasce l'odio. Quello stesso odio che c'è nei social dove ci sono dei vigliacchi che minacciano da lontano", ha dichiarato l'attore.

Tratto da una storia vera - Sulla genesi della sceneggiatura, scritta con Davide Lisino, il regista Mauro Mancini svela: "Abbiamo preso spunto da un fatto di cronaca avvenuto a Paderborn, in Germania. Un medico ebreo si rifiutò di operare un paziente a causa del vistoso tatuaggio nazista che aveva sulla spalla".    

Alessandro Gassman porta a Venezia un messaggio di pace

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"Non odiare" racconta, tra molti silenzi, una storia ambientata in una città del nord-est qualsiasi (in questo caso Trieste). Qui vive Simone Segre (Alessandro Gassmann), affermato chirurgo di origine ebraica che un giorno scopre tutta la sua intolleranza quando si ritrova a non soccorrere un uomo vittima di un pirata della strada nel momento in cui scopre sul suo petto un tatuaggio nazista.

Consumato ben presto dai sensi di colpa, il medico rintraccia la famiglia dell'uomo: Marica (Sara Serraiocco), la figlia maggiore; Marcello (Luka Zunic) antisemita come il padre e il piccolo di casa, Paolo (Lorenzo Buonora). Assunta Marica come donna di servizio nella sua agiata abitazione, Simone avrà con la ragazza un atteggiamento tra protezione e amore fino a quando il destino busserà di nuovo alla sua porta riportando il medico di fronte ad un'altra ineludibile scelta ideologica ed esistenziale.
 

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