Ha debuttato a Milano l'artista appena diciottenne che ha stregato la Universal Music. Dal successo sui social alla live music. Ma di sé dice: "Mi basta la felicità"
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Alessia Cara, 18 anni, una voce avvolgente. Ricorda una Beyoncé acerba ma divina. La capigliatura è riccia e ribelle, gli occhi scuri e profondi, ma con note infantili. Lasciano trasparire l'emozione di una giovane promessa della musica, che lancia la sua sfida all'universo musicale quasi per caso, una sera come un'altra, il 25 Giugno.
Alla Terrazza 12 di Milano San Babila, mentre il sole al tramonto infuoca i tetti della Città, canta quattro delle sue canzoni, di cui tre inedite. L'altra è Here, singolo che si sta già facendo strada su iTunes e Spotify.
L'attesa di mezz'ora, è ripagata da una performance coinvolgente, di circa venti minuti. Poi un drink per scaldare l'ambiente, e Alessia si concede alle interviste. É timida: lo sguardo divaga, la voce si rompe per l'emozione. Non indossa più la corazza della musica. Ha sul volto l'entusiasmo di chi è agli esordi e crede in ciò che fa, pur avendo l'impressione di un gioco. Forse di uno scherzo. Ma è ben calata nella realtà: cura molto i social, che le consentono di essere sempre in contatto con i propri fan. Una strategia azzeccata al giorno d'oggi per una giovane come lei. E proprio sul suo profilo Twitter, poche ore prima del debutto italiano, scrive: "Milano, I'm in love with it already". Tanti sogni, dice, ma uno su tutti domina il suo futuro: essere felice. Poi, i Grammy Awards.