Esce il 29 settembre il nuovo album della cantante che si presenta in una nuova veste di interprete. Tgcom24 ne ha parlato con lei
di Massimo Longoni© ufficio-stampa
Ripartire a 50 anni festeggiandone 20 di carriera e facendo pace con i propri conflitti interiori. E' quello che fa Alexia con "Quell'altra", il nuovo album in uscita il 29 settembre, nel quale si presenta in una nuova veste di interprete. "Quell'altra è quell'Alexia che ha messo il lavoro davanti a tutti, sterlizzando i rapporti umani - racconta a Tgcom24 -. Oggi canto senza rinunciare a tutto il resto.C'è una convivenza tra le mie due anime".
Dietro questa rinascita artistica c'è una guida importante. Quella di Mario Lavezzi, produttore e co-autore di molti dei pezzi che compongono il disco. Un lavoro dalla forte impronta autoriale con firme importanti della nostra scena, da Bungaro a Zibba passando per Anastasi e lo stesso Lavezzi. Senza contare il contributo dato dalla stessa Alexia, che in queste canzoni ha messo molto di sé. E Lavezzi le è accanto anche nell'incontro organizzato per presentare l'album. "Il primo contatto tra noi è stata la collaborazione che abbiamo avuto per il Festival di Sanremo del 2009 - racconta -. Mi sarebbe piaciuto fare altro ma all'epoca non c'erano i presupposti. Poi ci siamo incontrati di nuovo un anno e mezzo fa e quello era il momento giusto".
L'obiettivo era difficile e allo stesso tempo ambizioso: prendere un'artista da qualche tempo fuori dal giro che conta e fortemente caratterizzata nello stile che l'ha portata al successo, e darne un'immagine nuova. "Le ho detto che con la sua voce si poteva fare un salto di qualità - continua Lavezzi -. Lei è diventata famosa con la dance. Oggi la dance la fanno i ragazzini. Per me lei può diventare un'interprete. Così abbiamo iniziato a farci mandare canzoni. Anche se io scrivo canzoni quando produco l'obiettivo è il successo del cantante, e quindi trovare la canzone giusta, che non deve essere per forza mia. Nell'ambiente ci sono pregiudizi, qualcuno dice "è passata", ma qualità vocali come le sue in giro non se ne vedono".
© ufficio-stampa
In quanto ad Alexia non si nasconde dietro un dito. Aver fatto i conti con se stessa significa anche avere la forza di raccontarsi oggi senza barriere. Mettendosi a cuore aperto tanto nelle canzoni che di persona. "Devo essere onesta - dice -. La mia distanza dalle scene non è dipesa solo dall'aver fatto la mamma (ha due bambini - ndr). Quello è stato anche un pretesto per me per defilarmi. Dopo il Sanremo vinto nel 2003 dovevo prendere le distanze da quello che ero stata, da quella me stessa che aveva messo il lavoro davanti a tutto e aveva sterilizzato i rapporti umani". Un atteggiamento figlio della voglia feroce di farcela. "Quando sono partita dal mio paese, avevo un obiettivo e non potevo fallire - prosegue -. Quando poi ho vinto Sanremo ho deciso di fermarmi, era come se avessi raggiunto quello che mi ero prefissata. In quel momento ho potuto fare quello che avevo rimosso fino a quel momento, persino elaborare il lutto della morte di mio padre".
Tirarsi fuori dall'ingranaggio però può comportare il fatto che poi rientrarvi non sia così facile... "A quel punto è cambiato tutto - racconta -. E il telefono non squillava più. Nel 2009 ho incontrato Mario ma poi non c'erano le premesse per ripartire". Sono stati fondamentali a quel punto la famiglia ("da loro ho capito come gestire i rapporti umani") e il marito, al quale è dedicato anche un brano del disco, "Tu salvami ancora" ("E' una persona stupenda, con un carattere stupendo. Ma le nostre difficoltà le abbiamo avute, non voglio rappresentare la famiglia del Mulino Bianco").
Adesso Alexia ha di fronte a sé un Instore tour ("Per me è una cosa del tutto nuova, sono gasatissima") e una speranza per il prossimo Festival di Sanremo, che potrebbe essere un trampolino importante per il rilancio definitivo. "Stiamo cercando il pezzo giusto, perché lì devi andarci se hai qualcosa di artisticamente rilevante da dire". Il tutto con una serenità che le fa da piedistallo e le permette di guardare al passato con indulgenza. "Ho anche fatto pace con il mio vecchio manager con cui avevo rotto bruscamente - rivela -. Oggi sto bene e ho deciso di tornare a lavorare ma senza rinunciare a tutto il resto: le mie due anime possono convivere felicemente". Lei e quell'altra.
LE DATE DELL'INSTORE TOUR
29 settembre - La Spezia, Cc Le Terrazze, ore 18
1 ottobre - Stezzano (Bg), Cc Le Due Torri, ore 17
2 ottobre - Roma, Feltrinelli, via Appia Nuova, ore 18
3 ottobre - Milano, Mondadori, via Marghera, ore 18
4 ottobre - Bologna, Feltrinelli, piazza Ravegnana, ore 18)
5 ottobre - Torino, Feltrinelli, Stazione Porta Nuova, ore 18.30
12 ottobre - Marghera (Ve), Cc Nave De Vero, ore 18.