"THE NEW YORKER" SVELA IL RETROSCENA

Alla vigilia dell'udienza Britney Spears chiamò il 911 per segnalare abusi

"The New Yorker" ha scoperto la strana richiesta d'aiuto della popstar, prima della deposizione

05 Lug 2021 - 10:39

La sera del 22 giugno, alla vigilia della drammatica deposizione davanti alla Superior Court di Los Angeles, Britney Spears chiamò il 911 per denunciare "abusi" nella tutela legale che da tredici anni condiziona la sua vita. A quel punto i "membri del suo team legale cominciarono a scambiarsi frenetici sms. Erano preoccupati di cosa avrebbe potuto dire l'indomani", riporta "The New Yorker".

Le anomalie della chiamata - A svelare il retroscena sono stati i giornalisti Ronan Farrow e Jia Tolentino, che hanno sottolineato due anomalie della chiamata. La prima è che usualmente nella Contea di Ventura, dove vive Britney, le chiamate al 911 sono pubbliche mentre questa volta le autorità l'hanno coperta da segreto, in quanto parte di una inchiesta in corso.

Il secondo mistero riguarda invece in che modo la Spears sia riuscita a chiamare. Ai soggetti sotto tutela non è infatti consentito avere un telefono proprio e chiamare liberamente. Non è però la prima volta che la Spears riesce ad aggirare questo ostacolo, grazie all'aiuto di amici fidati che le hanno permesso di comunicare con l'esterno.

Britney Spears: "Ecco chi sono veramente..."

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Isolata e con la paghetta - I due reporter per la loro inchiesta hanno parlato con molte fonti tra cui la madre di Britney, Lynne, l'ex manager Sam Lufti, l'amica Paris Hilton, il parrucchiere Kim Vo, e poi stilisti, una ex cameriera e un investigatore del tribunale. "E' una situazione alla 'Handmaid's Tale", ha confessato un ex truccatore. 

La madre Lynne ha spiegato di non essersi opposta alla conservatorship perché pensava che la tutela legale esercitata dal marito Jamie sulla figlia sarebbe stata "di pochi mesi soltanto". Farrow e Tolentino hanno poi rivelato che Britney riceve una "paghetta" di duemila dollari a settimana, briciole se si pensa che la Spears produce milioni di dollari.

L'ex amica: "Non le hanno mai dato una chance" - Nel 2008 l'udienza che di fatto la chiuse in una gabbia dorata durò appena dieci minuti, con la corte che si limitò ad ascoltare la posizione di Jamie senza ulteriori approfondimenti. "Nessuno testimoniò, non ci furono domande, neanche a lei. Britney non ha mai avuto una chance", ha raccontato Jacqueline Butcher, un'ex amica di famiglia.

All'epoca il giudice affidò all'avvocato Sam Ingham il compito di rappresentare Britney e la popstar continua pagarlo 520 mila dollari all'anno. L'amica Jacqueline e altre fonti sono però convinte che l'avvocato stia dalla parte della conservatorship e di Jamie, tanto che gli riferisca tutti i movimenti e le attività di Britney.

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