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La donna ha accusato il film per averla fatta passare come "colpevole e inaffidabile"
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Amanda Knox ha condannato duramente "La ragazza di Stillwater", il thriller con Matt Damon diretto da Tom McCarthy e parzialmente ispirato all'omicidio di Meredith Kercher. La donna ha sottolineato come la pellicola rafforzi la sua immagine di persona "colpevole e inaffidabile". Il protagonista ha però difeso il film, definendolo "molto più una storia umana".
"Il mio nome vi appartiene? Il mio viso? La mia storia? Continuo a tornare a queste domande perché altri continuano ad approfittare del mio nome, del mio volto e della mia storia senza il mio consenso. Più recentemente il film Stillwater", ha tuonato la Knox su Twitter.
Nel film Matt Damon interpreta Bill, un tecnico petrolifero dell'Oklahoma, che corre in aiuto della figlia Allison (Abigail Breslin), accusata di omicidio a Marsiglia. "Non mi è stato consentito di tornare all'anonimato che avevo prima di Perugia", ha continuato Amanda. "La mia unica opzione è quella di sedermi mentre gli altri continuano a distorcere la mia immagine oppure combattere per ripristinare la mia reputazione ingiustamente distrutta".
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La replica di Matt Damon - Raggiunto telefonicamente da "New York City", Matt Damon ha difeso a spada tratta il film: "Credo che il caso Knox fosse il punto di partenza per Tom (McCarthy), ma lui era interessato a quello che accade anni dopo l'omicidio. Quando le luci si spengono e il sensazionalismo cala. Cosa accade alla famiglia quando il padre è solo un impiegato dell'Oklahoma? Com'è la vita di queste persone?".
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