l'anniversario

Amy Winehouse, cinque anni fa la scomparsa di un'artista eterna

Il 23 luglio del 2011 fu trovata senza vita nella sua casa di Camden Town. Aveva solo 27 anni ma il suo corpo era debilitato a causa di disturbi dell'alimentazione e di diverse dipendenze

23 Lug 2016 - 18:29

Era il 23 luglio 2011 quando la polizia di Londra annuncia di aver trovato Amy Winehouse senza vita nella sua casa di Camden Town. La cantante aveva solo 27 anni ma il suo corpo era debilitato dalle abitudini di vita sregolate, dai disturbi dell'alimentazione e da diverse dipendenze. L'autopsia non rivelò tracce di droghe nel suo sangue, ma in casa c'erano diverse bottiglie di super alcolici. Proprio l'alcol avrebbe fermato per sempre il suo fragile cuore.

L'iniziativa in sua memoria - A cinque anni dalla morte della cantante, il padre Mitch, personaggio controverso e molto criticato per la gestione della carriera della figlia, la ricorderà in un jazz club nel centro di Londra. Mitch Winehouse, ex taxista, poco prima della morte di Amy si è reinventato come cantante jazz. Mitch si esibirà al Pizza Express Jazz Club di Londra e tutto il ricavato andrà a favore della Amy Winehouse Foundation, istituita dopo la sua morte e che si occupa di aiutare i giovani a lottare contro l'abuso di alcol e droghe e a superare i disturbi alimentari e i problemi di autolesionismo.

La carriera di Amy - Salita alla ribalta nel 2006 grazie al singolo 'Rehab' dove raccontava proprio il suo rifiuto a disintossicarsi da droghe e alcool, il primo album 'Black to black', mix di jazz, soul, rock e pop, è un successo mondiale che le permette di vincere anche cinque Grammy Award. Dopo il successo arriva però la depressione. Tra il primo e il secondo album Amy dimagrisce visibilmente e inizia a soffrire di disturbi dell'alimentazione. Più volte si presenta ubriaca o sotto l'effetto di stupefacenti ad eventi pubblici fino ad arrivare al 18 giugno del 2011, quando sale sul palco di un suo concerto a Belgrado visibilmente sotto l'effetto dell'alcol, tanto da non riuscire a portare a termine l'esibizione. Il manager il giorno dopo annuncia il ritiro delle scene della Winehouse a tempo indeterminato per permetterle di curarsi. Poco più di un mese dopo, Amy viene trovata senza vita nella sua casa di Londra.

La vita privata -  Anche i suoi rapporti familiari e sentimentali hanno contribuito a gettare la cantante in un vortice di depressione. A partire da quello con i genitori, separati da quando era ragazzina: una madre poco presente e un padre forte ma più concentrato sugli affari che sul suo stato d'animo. Poi arrivano i problemi di cuore, con la burrascosa relazione con Blake Fielder-Civil. I due si sposano del 2007 e divorziano nel 2009: nel frattempo, fra tira e molla, i due vanno sempre più a fondo in una spirale di dipendenze da droga e alcol.  

Il club dei 27 -  La morte di Amy Winehouse la fa entrare di diritto in una triste lista che la vede insieme a leggende della musica come Janis Joplin, Jimi Hendrix, Jim Morrison, Brian Jones e Kurt Cobain. Un tragico bollettino di morte che per i fan ha anche un nome: Club 27. Criterio di inclusione nella lista è, appunto, essere artisti morti a 27 anni per cause non naturali dovute ad abuso di droghe, alcol, suicidio o gravi incidenti. Il primo della lista è Brian Jones, fondatore e chitarrista dei Rolling Stones morto il 3 luglio 1969 sul fondo della piscina nella sua casa a Hartfield, nel Sussex, Inghilterra. L'ultimo in ordine di tempo prima di Amy Winehouse era stato il frontman dei Nirvana Kurt Cobain. Nella lettere di addio prima del suicidio, indirizzata al suo amico immaginario dell'infanzia 'Boddah', il cantante scriveva: "E' meglio bruciare in fretta che spegnersi lentamente". E l'ultima a bruciare in fretta è stata Amy Winehouse, 27 anni di eccessi e abusi hanno fatto sì che la sua fiamma si spegnesse velocemente. Come quella di tante altre leggende della musica prima di lei.

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