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Al convegno in Senato dei "negazionisti del Covid", organizzato tra gli altri dall'onorevole Vittorio Sgarbi il tenore confessa di essersi sentito offeso dalla privazione della libertà
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C'era anche Andrea Bocelli al convegno in Senato dei cosìddetti "negazionisti del Covid", dal titolo “Covid-19 in Italia, tra informazione scienza e diritti”, organizzato tra gli altri da Vittorio Sgarbi. E le sue affermazioni hanno già sollevato un polverone sui social. "Mi sono sentito umiliato e offeso come cittadino quando mi è stato vietato di uscire di casa. Devo anche confessare, e lo faccio qui pubblicamente, di aver anche in certi casi disobbedito volontariamente a questo divieto", ha detto il tenore.
Bocelli ha giustificato la sua trasgressione aggiungendo: "Non mi sembrava giusto né salutare. Ho una certa età e ho bisogno di sole e di vitamina D". Raccontando i momenti più duri del lockdown e di come li ha vissuti, il tenore, che è stato colpito dal coronavirus insieme alla moglie e una volta guarito ha donato il plasma, ha anche spiegato: "Ho accolto questo invito ma sono lontano dalla politica".
"Quando siamo entrati in pieno lockdown ho anche cercato di immedesimarmi in chi doveva prendere decisioni così delicate. Poi ho cercato di analizzare la realtà e mi sono reso conto che le cose non erano così come ci venivano raccontate", ha aggiunto.
Bocelli ha anche criticato la velocità con cui sono state chiuse le scuole e sul tema si è espresso così: "Mi preme rivolgere un appello per dire che bisogna riaprire le scuole e riprendere i libri in mano. Non posso pensare che i nostri ragazzi, io ho una figlia di 8 anni, debbano trovarsi in classe con la mascherina". E ha poi concluso dicendo: "Io conosco un sacco di gente, ma non ho mai conosciuto nessuno che fosse andato in terapia intensiva, quindi perché questa gravità?".
Parole che fanno già discutere e che hanno scatenato commenti duri da parte di molti follower del tenore: "Grande delusione", scrive qualcuno, mentre un altro ha ammesso che "le parole pronunciate ci feriscono".
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