E intanto si apre un altro fronte di polemica, questa volta politica, per lo scatto di un assessore fotografato nel backstage dell’evento del rapper sardo
Fedez non molla e torna all'attacco sui social contro Salmo, dopo il concerto "scandalo" di venerdì scorso. Lo fa su un doppio fronte. Da una parte commenta l'annullamento "per motivi tecnici e organizzativi, derivanti dalla delicata situazione sanitaria nella città di Olbia", della settima edizione di Mirtò, il Festival internazionale del Mirto 2021 e nelle sue storie Instagram scrive polemicamente: "Il concerto protesta di Olbia inizia ad avere conseguenze, ed è giusto che a pagare siano altri...". Dall'altra lancia frecciatine al vetriolo al rapper sardo, dopo che il sito Olbia.it ha pubblicato lo scatto di un assessore al turismo nel backstage del concerto "improvvisato"...
A poche ore dall'inizio di Mirtò quindi, con un programma ricco di appuntamenti per promuovere le eccellenze del territorio, gli organizzatori ne comunicano l'annullamento, facendo sapere che "non si svolgeranno tutti gli spettacoli precedentemente comunicati e inseriti in cartellone". L'apparato comunicativo di Mirtó non fa alcun collegamento tra l'annullamento dell'evento e le polemiche seguite al concerto di Salmo.
Ma allora ci pensa Fedez. che polemicamente interviene nuovamente su Istagram contro il collega sardo: "Davanti alla voglia di un artista benestante di cantare fortissimo, piccoli commercianti e artigiani di Olbia oggi si sono visti annullare la sagra del mirto. Si tratta di persone meno agiate dell'artista, che avevano necessità di lavorare per portare il cibo a casa", denuncia il rapper milanese e continua ironizzando: "Ma quando si protesta non si guarda in faccia nessuno".
L'inchiesta sul concerto di Olba
Nel frattempo Salmo sarà sentito nelle prossime ore dalla Procura di Tempio Pausania, come persona informata dei fatti, nell'ambito dell'inchiesta sul maxi assembramento per un concerto a Olbia. Secondo quanto riportato dai quotidiani locali i magistrati galluresi hanno affidato le indagini alla Capitaneria di porto di Olbia competente in materia, visto che il palco del 13 agosto è stato montato su una concessione demaniale data ai gestori della ruota panoramica. Così potrebbe scattare una sanzione amministrativa, mentre il faro della Procura è puntato sul ruolo dei soggetti pubblici nella vicenda. Salmo, in una storia su Instagram, ha espressamente detto che il Comune era ignaro della sua presenza e che lui stesso è arrivato sul palco sotto il falso nome di Dj Treeplo. Ora la Procura vuole vederci chiaro e sta acquisendo tutta la documentazione e verificando le testimonianze della serata musicale che si è trasformata, come l'ha definita il governatore Christian Solinas, in un "grave e pericoloso errore" soprattutto sul fronte delle violazioni delle prescrizioni sanitarie anti-Covid.