Il vincitore di Amici 2005 Spadaccino presenta il nuovo album "Nottetempo" prodotto da Emma a Tgcom24
di Santo PirrottaL'amicizia tra Emma e Antonino Spadaccino è nata su un pianerottolo e da allora non si sono più separati. "Devi tornare, hai una bellissima voce e una storia da raccontare", gli ha ripetuto in questi anni la Marrone. Fino a produrre il nuovo album, che esce il 22 aprile con Universal: "Nottetempo". Così rieccolo il vincitore di "Amici 2005", dopo il grande successo e l'oblio. Forte di un buon riscontro all'estero non si è arreso, come racconta a Tgcom24.
Ti sei esposto in prima persona scrivendo tantissimo in questo album, cosa volevi raccontare di te?
Quello è successo in questi dieci anni di musica, come mi hanno cambiato e come sono arrivato a questa metamorfosi. Questo album è il risultato di tutto questo. Grazie a Maria e Filippi che mi ha invitato ad 'Amici Big' qualche anno fa ho scoperto di aver conservato il mio pubblico. Questo mi ha rincuorato.
Come sei cambiato?
La gavetta si fa prima, dopo, durante. Ho avuto delle bellissime esperienze all'estero, ma anche grandi batoste. Perché tutto serve. In 'Ali Nere' esprimo tutto il nuovo Antonino. Non bisogna pensare al cambiamento, ma essere il cambiamento.
Di cosa parli in questo nuovo album?
Del rispetto e della coerenza. C'è l'amore e il bene verso le persone alle quali tieni, c'è l'amicizia, la libertà. La voglia di divertimento. e
Cosa significa per te essere coerente?
Potermi guardare allo specchio. E' la verità nella musica, bisogna crederci, e non raccontare bugie. Il mio è un disco sincero.
A proposito di sincerità, ti sei liberato di molti fantasmi, oggi appari più maturo e coraggioso...
Prima di essere un artista sono un uomo. Ho 33 anni e credo sia arrivato il momento di dire io la penso così, ho questa esigenza. Se mi parli di unioni civili ti rispondo che sono innamorato e mi voglio sposare.
Sei esploso nel 2005 quando ad "Amici" le case discografiche non erano così presenti, è stato più difficile per te?
Tutto stava cambiando, non c'erano neanche tanti social. Era un momento di cambiamento. Mi sono ritrovato a 23 anni ad avere una popolarità enorme, ma dall'altra parte ero un emergente o forse anche meno. La discografia ai tempi non seguiva la tv. Anzi. E c'è stata questa discrepanza. Mentre usciva il mio secondo album scadeva il contratto con la casa discografica di allora, per intenderci..
Hai scritto tanti testi, come hai scelto quelli che fanno parte di "Nottetempo"?
Tutti hanno un filo conduttore. I picchi di importanze in questi anni che mi hanno visto in produzione. Li ho scelti seguendo la particolarità della scrittura, non mi sono fermato al pezzo che funziona. Sono gli otto brani che secondo noi erano giusti per segnare il mio ritorno, per riaffacciarmi alla musica.
Emma è molto presente nella tua vita e in questo percorso, che consigli ti ha dato?
L'ho conosciuta prima come persona, sul pianerottolo. Perché siamo vicini di casa. E' una ragazza che lavora tanto, che non trascura nessun particolare. Mi ha detto di lavorare, di farmi valere, di portare avanti le mie idee. Di essere me stesso. Mi ha detto 'hai una bellissima voce, hai una bellissima storia, torna e fatti conoscere'....