IN SCENA AL MANZONI

Antonio Ornano: "Niente prediche ma ridiamo delle storture della nostra società"

Al teatro Manzoni di Milano, dal 6 all'8 novembre, il comico porta in scena "Horny"

di Massimo Longoni
06 Nov 2017 - 11:02
 © ufficio-stampa

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Un inno all'incompiutezza emotiva e sentimentale del maschio "adulto", un'ode all'imperfezione che in chiave comica si propone di squarciare l'ipocrisia di una società che ci vorrebbe sempre infallibili e di successo. E' "Horny", lo spettacolo di Antonio Ornano in scena al Manzoni di Milano dal 6 all'8 novembre. "Partendo dal mio punto di vista cerco di mettere in mostra le storture del nostro modo di pensare, spesso figlio di luoghi comuni" dice.

Ed è così che prenderanno voce molti pensieri intimi e alle volte inconfessabili. L’importanza del rock e di Bruce Springsteen nel complesso processo di crescita e formazione del protagonista, le sue prime pulsioni sessuali, il ruolo salvifico delle piccole menzogne intuitive e riflessive nel rapporto con la moglie Crostatina, il sesso matrimoniale dopo l'avvento dei figli, i viaggi in traghetto con tutta la famiglia, le proiezioni erotiche sulle mamme dell'asilo e molte altre .

Ma si proverà anche a riflettere su come ci vediamo proiettati nella terza età e su come un immaginario collettivo inzuppato di luoghi comuni spesso condizioni il nostro approccio all' omosessualità, e in generale a tutto quello che erroneamente reputiamo diverso ma che semplicemente abbiamo paura di conoscere. "Volevo mettere in evidenza la retorica della comunicazione, spesso anche sul luogo di lavoro - spiega - e come i nostri giudizi siano figli di luoghi comuni. E in questo modo mettere alla berlina certe storture rispetto a temi anche importanti". 

Nell'approccio alla costruzione del monologo Ornano ha un obiettivo preciso. "Cerco in tutti i modi di evitare di cadere nel tranello della retorica e del tono predicatorio - avverte -. Anche temi che mi appassionano, come quello del razzismo, vengono trattati in modi da riderci su. Anche attingendo alla mia vita personale, parlando per esempio della mia figlia adottata in Etiopia e scherzarci su spiegando che lei sembra Diana Ross, la sorella è bionda ariana, il risultato è che la gente pensa che nessuna delle due sia mia figlia".

PER INFORMAZIONI
Teatro Manzoni
Via Manzoni 42 - 20121 Milano
Tel. 02.763.69.01
Fax 02.760.054.71
www.teatromanzoni.it

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