Aretha Franklin: commozione e tanta musica ai suoi funerali
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E' iniziato il processo dopo che sono stati trovati due testamenti del 2010 e del 2014
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L'eredità di Aretha Franklin è al centro di una battaglia legale tra i figli. Quando la regina del soul è morta nel 2018, si pensava che non avesse lasciato alcun testamento; mesi dopo sono stati invece trovati due documenti scritti a mano. Uno in un armadio, un altro tra i cuscini del divano. Il processo per stabilire quale delle carte contenga le volontà dell'artista è iniziato lunedì 10 luglio in Michigan: sarà una giuria a decidere, entro una settimana, quale dei figli ha ragione.
A parte alcune differenze, entrambi i documenti considerano unici eredi della musica e dei diritti d'autore di Franklin i figli. Tutte le carte sono scritte a mano e sono difficili da decifrare ma in Michigan questa circostanza non invalida il testamento.
Theodore White II, il terzo figlio della regina del soul, sostiene che l'unico testamento sia quello del 2010 che lo nomina unico rappresentante della fortuna della madre assieme ad una nipote, mentre Kecalf ed Edward Franklin, secondo e quarto figlio della star, vogliono che prevalga la versione del 2014.
In quelle carte è Kecalf ad essere nominato co-esecutore testamentario e a ereditare, assieme ai suoi nipoti, la villa della madre, una residenza da 1,2 milioni di dollari che l'avvocato di Edward ha descritto come "il gioiello della corona".
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