DISCRIMINATA

Arisa si sfoga su Facebook: "Non mi farete fare la fine di Mimì"

La cantante, esclusa da importanti eventi musicali dell'estate, si sente discriminata e scrive un lungo post sui social

07 Giu 2016 - 15:58

Amaro e drammatico sfogo di Arisa su Facebook. La cantante di "Controvento", due volte vincitrice del Festival di Sanremo, affida al social un lungo post di lamentela per essere stata esclusa da grossi eventi musicali come il WInd Music Awards o il Radio Italia Live: "Certo è che come Mimì non mi ci fanno finire", scrive anche l'artista.

La sua amarezza la porta infatti a ricordare la tragedia di Mia Martini, discriminata nel mondo della musica a causa dell'incomprensibile convinzione che "portasse sfortuna". Allo stesso modo sembra sentirsi anche Arisa, ingiustamente esclusa e discriminata: "Mi sarebbe piaciuto essere ai Wind music awards ma non sono platino.. Poi sicuramente ci sarà anche qualcun altro non platino per cui si sarà fatta un'eccezione.. Menzioni speciali e targhe ad onorem, ma non per me.. C'è chi bissa addirittura. Anche al concertone di radio Italia mi sarebbe piaciuto esserci, ma...".

La cantante, 33 anni, nata a Genova ma vissuta in provincia di Potenza, riflette sulle ingiustizie di un sistema che premia solo gli artisti che sanno far parlare di se' dai media: "Perché.. Come a scuola, ci sono quelli fighi e quelli no. E perché le regole cambiano sempre al momento sbagliato, solo per alcuni".

E forse nel suo lungo sfogo c'è anche un riferimento a qualche collega: "biondina vestita in pelle umana". Emma Marrone?

Rosalba Pippa
(il suo vero nome) si chiede persino se non sia il caso di smettere di fare musica per dedicarsi a qualcosa d'altro : "...andare ad aiutarli davvero i bambini di Haiti, con la zappa in mano", vista il suo recente viaggio proprio ad Haiti con un'associazione a sostegno dei bambini).
Tuttavia non si perde del tutto d'animo la grintosa cantante e chiosa dicendosi molto orgogliosa di ciò che fa e dei suoi dischi: "Per ora combatto e sto al passo. Andrà sempre meglio. Ci credo."

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