Nessun blocco dei beni, il cantante non è l'autore del pezzo. E a Tgcom24 racconta come è cambiata la sua vita dopo il successo
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Plagio? Per Michel Telò la notizia delle accuse portategli da due ragazze circa la paternità del tormentone "Ai Se Eu Te Pego" è priva di fondamento: anche perché, come precisato in un comunicato, lui non è autore del brano ma solo un interprete. "La canzone non è mia, era già molto famosa in Brasile - dice a Tgcom24 -, io l'ho solo reinterpretata con il mio stile. E mi godo questo momento magico".
Niente beni sequestrati per ordine del giudice, niente citazione in tribunale. Le notizie circolate mercoledì sarebbero prive di fondamento, stando al comunicato emesso dalla Roster Music, etichetta rappresentante per i territori Europei e per Israele dei diritti discografici relativi all'artista e al suo album "Na Balada": "L'artista Michel Telò - vi si legge - non è il compositore del brano "Ai Se Eu Te Pego", essendo solo il cantante interprete di questa canzone. I suoi beni non sono stati bloccati, e qualsiasi azione legale relativa a questo brano protetto da copyright non avrà alcun impatto sugli utili o sul patrimonio dell’artista. Né Som Livre, né Michel Telò sono stati legalmente notificati in merito al caso al momento".
E Michel, incontrato da Tgcom24 conferma che lui con la paternità del brano non c'entra nulla. Di fatto la sua è una cover, se di plagio (a monte) si tratta, saranno comunque problemi di altri e non certo di Telò. "Non ho scritto “Ai Se Eu Te Pego” - ribadisce -. Era già un successo in Brasile prima che la cantassi, io l’ho solo reinterpretata nel mio stile portandola definitivamente al successo".
Cosa si prova a diventare improvvisamente un fenomeno mondiale di questa portata?
Per arrivare al successo di oggi ho fatto una lunga gavetta. Ho iniziato a suonare e cantare alle feste fin da piccolo. Durante tutta l'adolescenza facevo lunghi di viaggio in giro per il Brasile per cantare le mie canzoni. Il successo è arrivato lo scorso anno, prima nella mia terra e poi si è esteso anche negli altri paesi. Sono molto felice dei risultati ottenuti!
Qual è la vera forza di questo brano?
Mi piace far divertire e ballare le persone: "Ai Se Eu Te Pego" è un mix contagioso di ritmo e allegria.
In generale quali credi siano gli elementi che rendono magico un pezzo?
Non credo si possa fare un elenco. Oltre alla fortuna ci vuole talento e tanta passione. Il ritmo della musica Sertaneja sicuramente ha aiutato nel mio caso.
La svolta è arrivata quando Neymar si è esibito nella coreografia per festeggiare un gol. Hai già offerto una cena a Neymar? Hai avuto modo di conoscerlo o lo conoscevi già?
Con Neymar c’è un bel rapporto: viene spesso ai miei concerti e balliamo assieme. A capodanno ci siamo esibiti assieme sul palco ed ha cantato con me! Non smetterò mai di ringraziarlo!
Che rapporto hai con il calcio e quale squadra tifi?
In Brasile come in Italia il calcio è molto sentito. L’ho praticato per alcuni anni come attaccante. Sono un tifoso del Gremio di Porto Alegre ma simpatizzo anche per altre squadre. Lunedì sono stato a Milanello per incontrare i giocatori del Milan. Insieme abbiamo cantato e ballato "Ai Se Eu Te Pego"!
Ti sei chiesto come mai questo brano abbia attecchito tanto nel mondo dello sport, in particolare quello del calcio?
Parte del merito va a Marcelo, che ha insegnato il ballo a Cristiano Ronaldo, lanciando il tormentone anche in Europa. La coreografia è approdata nei campi da tennis grazie a Nadal e nel basket con i Denver Nuggets!
Quanto ti pesa un successo del genere in prospettiva futura?
Questo è un momento magico per me. Oltre alla promozione del mio album “Na Balada” nei prossimi mesi sarò impegnato nel mio tour mondiale con oltre 20 date ogni mese. In futuro ci saranno nuovi progetti…vi terrò aggiornati!