Lorenzo pubblica in quatto formati il Best Of "Backup" e pensa già al tour estivo negli stadi
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Ormai a New York è di casa, suona in giro per i locali e ha pubblicato un cd, pensa già al tour negli stadi e nel frattempo celebra le nozze d'argento con la musica. Jovanotti festeggia 25 anni di carriera con "Backup" il best con 9 inediti e in 4 formati. "Mi sento un po' il Pierino delle note, nato in un'altro pianeta", dice il cantautore a Tgcom24. L'artista non rinnega le origini di dj e promette: "Ho una idea pazzesca che vi farà impazzire".
"Backup Lorenzo 1987-2012" è disponibile in versione "Standard" con due cd, "Deluxe" con quattro cd, "Megabox" con sette cd e Digital Download. La versione "Megabox" contiene sette cd, due dvd e una chiavetta Usb con l’intera discografia di Lorenzo. Per la prima volta in 8 giga tutte le canzoni pubblicate dal 1987 a oggi, il "Backup" di venticinque anni di lavoro in studio e dal vivo. Nella versione "Megabox" anche "Photobackup" il libro delle foto e "Gratitude", il racconto scritto da Lorenzo.
Che impressione ti fa vedere all'improvviso 25 anni stampati su un cd?
Quando ho avuto questo disco in mano ho avuto una grandissima soddisfazione perché ho pensato che sono riuscito a non ripetermi mai, senza perdere di vista la semplicità nel mio approccio con la musica e senza cadere nel linguaggio complicato per l'ansia di rinnovarmi. A volte, lo ammetto, non sono riuscito a tramettere la "semplicità" ma in generale ce l'ho fatta.
Qual è il segreto delle tue canzoni?
La verità e anche la potenza del linguaggio pop che si tramuta in una galleria di specchi. Il pop rimanda a un altro pop, una melodia all'altra in un gioco infinito di citazioni, come fossero le impronte del piede uguali sulla sabbia. La bellezza della musica è la possibilità di creare e mescolare altri linguaggi. So che questo non è il solito schema con cui i cantautori fanno musica.
Insomma sei un cantante paradossalmente poco "musicale"?
Esattamente. Se penso a Guccini e De Gregori sono grandi maestri nati in un'altra epoca, quella pre-digitale. Loro hanno una coerenza assoluta nel suono. Guccini è sempre Guccini, in qualsiasi anno tu lo ascolti fino all'ultimo recente album ('L'ultima Thule', ndr). Io mi sento un Pierino della musica, nato in un altro pianeta che non è la Terra. Guardo alla musica come fosse un piccolo chimico, andando oltre lo schema voce/chitarra. Mi sento figlio della nostra epoca e non rinnego di essere un dj...
Tornerai ad essere un dj?
Certo. Ho un progetto artistico per il futuro, una formula originale che potrebbe far impazzire tutti. Io lancio l'amo e poi vado a recuperare le idee. Il mio percorso musicale nasce da una intuizione primordiale, avuta da ragazzino. Ero attratto dall'idea di essere un dj, era il mio posto nel nuovo mondo, come essere una rockstar al centro della scena.
Eri timido?
Molto e fare il dj aiuta ai timidi a riconnettersi con la realtà circostante.
Hai dichiarato che dopo l'incontro con tua moglie Francesca, la tua musica è cambiata. Come mai?
L'amore è un sentimento meraviglioso e inevitabilmente ti cambia. Io prima di incontrarla vivevo in un clima maschilista e cameratesco. Una donna non poteva entrare in studio di registrazione. Ma è sempre stato così nella storia della musica fino all'avvento di Yoko Ono nella vita di John Lennon. Da quando ho incontrato Francesca, ho iniziato a scrivere pensando a lei. Ho scoperto lo stupendo universo femminile.
Chi tra le nuove leve ti ha colpito ultimamente?
Nesli, è molto bravo. Però penso che se facesse qualcosa con suo fratello Fabri Fibra sarebbe una miscela pazzesca! Il rap con il pop e con due grandi talenti.
Pronto per il tour negli stadi di giugno e luglio? Tra le tappe ci sono San Siro a Milano (19 giugno) e l'Olimpico di Roma.
Parleremo un linguaggio 'da stadio'. Stiamo facendo riunioni su riunioni per mettere a punto lo show e ho anche curiosato tra diverse mostre d'arte contemporanea per qualche spunto. Un live allo stadio o lo fai con niente (come Springsteen, che è perfetto) oppure con tutti gli ingredienti dello spettacolo con al centro la musica. Avremo una scaletta micidiale che prende spunto da 'Backup'.
Oggi dopo 25 anni di carriera che sensazione hai?
Che non è iniziato un bel niente. C'è sempre stato o è tutto da inventare.