DAL POP AI CETRA

Il Sussidiario 2.0 degli Oblivion

Arriva al Manzoni di Milano il nuovo spettacolo del quintetto bolognese

02 Apr 2013 - 15:47
 © Ufficio stampa

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Arriva al teatro Manzoni di Milano, dal 4 al 24 aprile, "Il Sussidiario 2.0" degli Oblivion, un compendio irresistibile di musica e comicità nel quale il gruppo sposta ulteriormente in avanti la propria proposta artistica. "Ci siamo evoluti - raccontano a Tgcom24 -, ora siamo un po' più pop e meno Quartetto Cetra. C'è anche un pezzo in stile Bollywood. I Promessi Sposi in dieci minuti? Quelli non possiamo non farli...".

Ancora una volta diretti da Gioele Dix ("ma ormai ha rinunciato a farci fare quello che vuole lui, ha capito che siamo completamente ingestibili..."), gli Oblivion in questo nuovo spettacolo non offrono una semplice versione "aggiornata" del loro repertorio, ma una vera e propria evoluzione dello stile, arrivando a mescolare Lady Gaga con Johan Sebastian Bach e Tiziano Ferro con William Shakespeare.

Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda e Fabio Vagnarelli, giocano per tutto lo show, indossando le vesti ora di innocenti boy-scout alle prese con un losco disturbatore, ora rievocando le fumose atmosfere del Café-Chantant. Non può mancare ovviamente il loro pezzo più celebre, la riduzione a dieci minuti dei Promessi Sposi manzoniani, ormai croce e delizia per il gruppo, come avviene un po' per tutte le hit degli artisti. "Ci è stato detto espressamente che non potevamo non farlo - spiega Lorenzo Scuda -, è un po' come se Modugno non avesse cantato 'Nel blu dipinto di blu'. Però ne offriremo una versione aggiornata, nella quale andremo in sincrono con un video realizzato grazie a 40 utenti di YouTube che hanno reinterpretato il pezzo". 

Il gruppo non dimentica le sue origini e quindi il richiamo al Quartetto Cetra sarà evidente ancora in alcuni pezzi, ma una evoluzione sarà più che evidente. "Sicuramente ora esprimiamo la nostra vena in maniera più pop - dice Fabio Vagnarelli -, c'è un pezzo dove intepretriamo una canzone con perfetta coreografia e costumi in stile Bollywood". Si tratta di "Tutti quanti voglion fare yoga", uno dei pezzi originali, che si affiancano invece alle parodie costruite su canzoni note i cui testi vengono modificati ad hoc. 

Per gli Oblivion questo è un anno particolarmente importante. "Stiamo portando in giro questo spettacolo e intanto scriviamo il prossimo - spiega Francesca Folloni -. Quest'estate poi, in occasione del bicentenario sia di Verdi che di Wagner, presenteremo 'OtHello, l'H è muta', una parodia dell'Otello che è l'opera più wagneriana tra quelle di Verdi". "Ovviamente lo faremo a modo nostro - aggiunge Davide Calabrese -, si passerà da Otello a Balotello, in tutti i mori, in tutti i laghi...".

PER INFORMAZIONI
Teatro Manzoni
Via Manzoni 42 - 20121 Milano
Tel. 02 - 7636901 - Fax 02 76005471
www.teatromanzoni.it
info@teatromanzoni.it

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