Ressa di amici e romani nella Chiesa degli Artisti in piazza del Popolo a Roma per i funerali
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I funerali di Franco Califano si sono tenuti nella Chiesa degli Artisti in piazza del Popolo a Roma. C'era la ressa per entrare dov'è stato portato il feretro dell'artista morto il 30 marzo. Tantissime le persone che hanno voluto dare l'ultimo saluto al Califfo e nella chiesa gremita, tra gli altri, il sindaco di Roma Alemanno, Renato Zero, Amedeo Minghi, Lando Fiorini, Dario Salvatori, Renata Polverini e la figlia di Califano, Silvia
Sono state messe delle transenne per gestire le centinaia di persone che hanno tentato di partecipare alle esequie di Califano e le persone sono entrate molto lentamente, cinque alla volta, mentre l'organizzazione ha cercato di gestire la forte affluenza di romani e non, complicata anche dalla pioggia. Renato Zero ha voluto ricordare con una dichiarazione all'Ansa: "Califano lascia un grande vuoto per la romanità", poi sedendosi in seconda fila ha anche ricordato Jannacci: "Franco ed Enzo sono due grandi artisti che hanno rappresentato delle grandi ricchezze che ci mancheranno molto. Ci hanno rappresentati anche nelle paure e nei disagi". Intanto il 21 aprile ci sarà un concerto-tributo in ricordo di Califano: lo ha confermato Edoardo Vianello al termine di una sentita ed affettuosa preghiera che ha chiuso i funerali, nella Chiesa degli Artisti in piazza del Popolo. "Mi raccomando Califfo non mancare", ha concluso Vianello.
Il sindaco di Roma Alemanno: "Una via per Franco" - Il comune di Roma pensa di dedicare una via al cantautore scomparso. "Lui amava molto la Garbatella, - ha detto il sindaco Alemanno - speriamo di trovare una via che possa intitolare a suo nome percheé quello era il luogo dove lui voleva andare a vivere". Per Alemanno, "è scomparso un grande poeta di questa città, che ci ha insegnato una grande umanità e un grande amore per Roma. Era una persona fuori dalle righe, nulla di corretto, nulla di preciso, ma era un grande poeta. Penso che non ci sia un romano che non si senta almeno un po' Califano, che non l'abbia invidiato per il suo successo con le donne. Il Califfo, nonostante fosse una persona controversa, era profondamente amato e meritava questo amore".