Enrico presenta i tredici brani inediti di "Frankenstein" con un romanzo in allegato
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A tre anni dal disco di inediti "La ruota", Enrico Ruggeri fa le cose in grande. Non solo pubblica l'album "Frankenstein" con 13 brani inediti ispirati all'attualità partendo dal celebre romanzo di Mary Shelley ma allega anche un piccolo romanzo. "Potrebbe essere il mio ultimo album, nel senso che do io a questa parola - spiega il cantautore -. La discografia è orientata sui singoli ed eventualmente ad un disco con una raccolta di singoli".
Chiariamo subito, in che senso "ultimo album"?
Nessun proclama è solo una riflessione sul concetto di disco e discografia. Ai miei tempi si lavorava in un altro modo e la tendenza di oggi è quella di fare dei singoli, pubblicarli a scadenza di due-tre mesi e poi tutti questi raccoglierli in un album con quattro inediti. Insomma non un disco propriamente detto ma un album-compendio di singoli.
Perché ti sei ispirato a "Frankenstein"?
Trovo che il capolavoro scritto da una appena ventenne Mary Shelley quasi duecento anni fa sia molto attuale. Mi sono ispirato ai principi, un po' anche alla storia, per comporre canzoni legate all'attualità e che ruotano attorno a tre temi principali: l'ambizione, la diversità per poi concludere con l'amore.
Un progetto ambizioso...
Quando ho presentato il disco al presidente della Sony mi ha detto 'è un album meravigliosamente fuori moda' e gli ho risposto di essere orgogliosamente fuori moda (ride, ndr).
Come mai hai scritto pure un romanzo?
E' un romanzo breve che è nato parallelamente all'album. E' la storia di due uomini - proprio come l'inizio di Frankenstein - che si ritrovano a parlare e chiacchierare di tanti temi tra cui quelli trattati nelle canzoni, che vorrei sottolineare sono nate tutte una dopo l'altra come le vedete della tracklist.
Hai partecipato a "X Factor", qual è il tuo bilancio sui giovani cantanti di oggi?
Penso che i talent siano un serbatoio di belle voci. Parliamoci chiaro, vince chi ha la voce più bella. Però mi chiedo anche cosa accade loro quando sono circondati da un team sbagliato? Ho scritto un brano per una ragazza proveniente dal talent e mi hanno risposto che era 'troppo difficile'. Ero alquanto perplesso perché posso assicurare che la canzone non era affatto difficile.
Rifaresti il giudice?
Lo rifarei ma con un atteggiamento più consapevole dal momento che è stata dura dal punto di vista sentimentale vedere eliminati i miei ragazzi con i quali ero entrato in empatia. Di certo se dovessero propormi un programma come "Storie" accetterei al volo.