SESSO E FURTI VIP

"The Bling Ring", ragazze allo sbando a Cannes

La pellicola di Sofia Coppola, con una pericolosa Emma Watson, apre la sezione Un certain regard

17 Mag 2013 - 13:53
 © ufficio-stampa

© ufficio-stampa

Cannes 66 punta i riflettori sugli adolescenti allo sbando, divisi tra la vetrina dei social network e la realtà del mondo. Dopo "Jeune & Jolie" di Francois Ozon, la sezione Un Certain Regard si apre con "The Bling Ring" di Sofia Coppola. Il film, basato su una storia vera, racconta le vicende di un gruppo di ragazzi che iniziano a svaligiare le ville dei loro idoli. Nel cast Emma Watson, nei panni di una sexy bad-girl.

"Era una storia scioccante che mi ha ossessionato da quando ne ho letto un reportage su Vanity Fair - ha raccontato la regista Sofia Coppola - Questi ragazzi di Hollywood coltivano il mito delle celebrity. Così, senza pensare che sia un reato, entrano nelle case dei Vip per svaligiarle. Penso che la banda del Bling Ring sia un esempio di come ad una certa età si possa confondere la realtà vera con quella finta dei social network".

Le wannabe di Hollywood seguono su internet tutte le imprese dei protagonisti dello show-biz, per poi entrare nelle loro case milionarie e condividere su Facebook gli scatti in posa da vip. Si eccitano alla vista della stanza delle Louboutin, della vetrina dei gioielli, degli armadi pieno di abitini corti di paillettes e mettono nelle Vuitton tutto il rubabile per poi andare a festeggiare con cocaina e superalcolici.

"Fa un certo effetto interpretare una ragazza che vuole essere come una celebrity quando tu stessa sei oggetto di quella curiosità - ha spiegato Emma Watson, che in The Bling Ring è la leader della gang Nicki - Il mio personaggio è tutto quello che ho sempre combattuto, ma questo ruolo è stato interessante. Mi ha dato un nuova prospettiva da cui guardare il mio lavoro".

Il film si ispira ad una serie di furti realmente avvenuti ad Hollywood tra il 2008 e il 2009, ai danni di personaggi famosi come Lindsay Lohan, Paris Hilton e Orlando Bloom. A finire in manette una gruppo di ragazzini benestanti, che avevano sottratto beni di lusso per un valore di oltre 3 milioni di dollari.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri