La cantautrice svela i segreti del suo secondo disco prodotto da Boosta dei Subsonica
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Erica Mou a due anni di distanza dall'album di esordio "E'" torna con le nuove sonorità elettroniche-pop di "Contro le onde". Galeotto fu l'incontro tra Boosta dei Subsonica e la stessa cantautrice ad opera della discografica Caterina Caselli. Dieci brani che rappresentano "un viaggio interiore - spiega Erica a Tgcom24 - ma anche voglia d'evasione".
A soli 23 anni Erica ha partecipato a rassegne come dal Festival di Sanremo all’Heineken Jammin' Festival, aggiudicandosi il Premio della critica Mia Martini, il Premio della Sala Stampa RadioTv e il riconoscimento da parte dei giurati del Premio Lunezia per il miglior testo in gara nella sezione Giovani del Festival di Sanremo 2012, oltre a quello per il miglior talento dell’anno 2011 riconosciutole dal MEI. A due anni di distanza da "È", il suo esordio discografico, Erica torna un disco nuovo nelle musiche "Contro le onde". Più elettronica e pop con archi e strumenti acustici qua e là. Una vera e propria rivoluzione musicale per la giovane cantautrice.
Come mai il riferimento al mare e alle onde?
Questo non è un concept album, lungi da me! Ma un viaggio verso una evasione fisica-mentale per sfuggire ad una situazione di stallo nella vita. Ho sempre avuto un po' paura del mare e del pericolo che esso rappresenta ma penso che sei vuoi davvero scappare lo devi fare attraversandolo. Proprio sul mare cadono i fulmini, come canto in uno dei brani del disco, e per vivere la vita da protagonisti ti devi prendere i fulmini in testa.
Com'è nato l'incontro con Boosta il tuo produttore?
E' stata Caterina Caselli a farci incontrare e io ne ero felicissima perché apprezzo molto i Subsonica. Anche quello con Boosta è stato un viaggio perché lui in qualche modo non solo mi ha trasmesso la sensazione di essere libera ma anche di apprezzare ancora di più questo mestiere.
E in che modo?
Durante le sessioni di registrazione lasciava la porta dello studio aperta cosicché il suono potesse anche sembrare più live oppure ho fatto anche l'assistente di studio nel mio studio (ride, ndr).
In "Mentre mi baci" una donna durante un bacio pensa ad altro. Com'è nata questa canzone?
A volte quando si attraversano momenti positivi nella vita si pensa inevitabilmente alle cose negative, alle parole brutte e alle sensazioni più assurde. Perciò penso che quando con una persona stai bene e ti trovi a tuo agio è talmente bello condividere un'esperienza intima, come il bacio, che ti puoi concedere una piccola evasione mentale.
Ora cosa accadrà?
Il 31 maggio presento il mio nuovo live con una speciale “data zero” al teatro Forma di Bari. E poi si vedrà...