Il più piccolo dei fratelli risponde al più grande: "Carla Vangelista non mi plagia"
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La vicenda dei fratelli Muccino si fa sempre più complicata. Silvio, il più piccolo risponde pubblicamente alle accuse di plagio da parte di Gabriele: "Per mettere fine - dice - al suo delirante soliloquio che da anni intasa siti Internet e giornali. A spingermi sono le parole, basse e infamanti, secondo le quali sarei stato "plagiato". Io? Un uomo di 31 anni, e da chi? da Carla Vangelista, un'amica, una scrittrice più che stimata".
Gabriele qualche giorno fa su Facebook aveva scritto una lettera aperta alla Vangelista, dopo che lei lo aveva querelato per aver criticato le sue capacità di scrittura. Nella lettera diceva tra l’altro: "Ha sequestrato un ragazzo promettentissimo". Da qui la replica di Silvio: "Non riesco a leggere niente di costruttivo nel cuore di quelle dichiarazioni. Non vedo l’artista, che mai mi sarei aspettato cadere così in basso al punto da trascinarmi per anni nel fango del pettegolezzo più bieco, e non vedo neppure il fratello perché Gabriele conosce benissimo i motivi del mio allontanamento, e sa che riguardano gravi episodi vissuti nella mia infanzia all’interno del nucleo familiare. Episodi di cui non parlo per decoro e per non nuocere alla mia famiglia. Gabriele sa. E se la memoria lo tradisce può sempre rileggere tutte le mail che gli ho inviato".
Ai due fratelli, Gabriele, il maggiore, classe '67, affermato regista anche in America, e Silvio, il più piccolo, nato nel 1982, attore e regista con "Parlami d’amore" e "Un altro mondo", è successo che il legame, prima solidissimo (hanno collaborato insieme in "Come te nessuno mai", "L’ultimo bacio" e "Ricordati di me"), a un certo punto si è rotto. Gabriele, via social network, ha attribuito all'opera di Carla Vangelista, romanziera e sceneggiatrice con cui Silvio ha stabilito una fruttuosa collaborazione, la responsabilità dell'allontanamento del fratello minore.