Il re del Pop avrebbe pagato le famiglie di oltre 20 minori dei quali avrebbe abusato nel corso di 15 anni
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A quattro anni dalla sua scomparsa (era il 25 giugno del 2009) nuove accuse infangano il mito di Michael Jackson. Il re del Pop avrebbe comprato per 35 milioni di dollari il silenzio di oltre 20 minori dei quali avrebbe abusato nel corso di 15 anni. Le rivelazioni arrivano dal britannico Sunday's People, che fa riferimento a documenti riservati dell'Fbi, cui il giornale ha avuto accesso.
Altro fango sulla leggenda "Jacko" quindi, stando a queste sconvolgenti e scottanti dichiarazioni del domenicale inglese. In tutto Michael Jackson avrebbe pagato una cifra esorbitante, 35 milioni di dollari, alle famiglie di ben 20 ragazzi dei quali avrebbe abusato sessualmente a partire dal 1989 a Neverland e per tutti gli anni '90. I documenti segreti dell'Fbi, ai quali il Sunday's People avrebbe avuto accesso si riferirebbero ad una serie di indagini, trascrizioni di telefonate, audio-registrazioni, che sarebbero stati commissionati dallo stesso cantante a Anthony Pellicano, il detective delle star, quando nel 2002 Jackson era stato accusato di pedofilia. L'intento era quello ripulire la propria immagine.
L’Fbi sequestrò però tutto il materiale quando Pellicano fu arrestato nello stesso anno e accusato per abuso di intercettazioni. Già da allora quindi le scioccanti informazioni sulle attività pedofile del cantante sarebbero state note all'Fbi, che tuttavia non avrebbe trasmesso le relazioni ai pubblici ministeri che nel 2005 tentarono invano di inchiodare Jackson nel controverso processo per molestie sessuali. Jackson pare amasse trascorrere del tempo a casa sua con dei bambini con i quali guardava film pornografici toccandoli e accarezzandoli nelle parti intime.