CON IL CORTO "INSIEME"

Marco Carta sbarca al Festival di Venezia

"Dentro ad ogni brivido" e "Ti sorriderò" nella colonna sonora di "Insieme" di Annamaria Liguori

27 Lug 2013 - 11:54
 © Ufficio stampa

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Marco Carta sbarca alla 70esima edizione del Festival del Cinema di Venezia (28 agosto - 7 settembre) perché "Dentro ad ogni brivido" e "Ti sorriderò" fanno da colonna sonora al corto "Insieme" di Annamaria Liguori. Il progetto sarà presentato a Venezia il 2 settembre. La storia - ispirata ad un fatto vero - ruota attorno a due sorelle e alla lotta contro il cancro. Nel cast Euridice Axen, Giorgia Wurth, Nicolas Vaporidis e Monica Scattini.

La pellicola inizia con Angela (Euridice Axen) che corre per raggiungere la sorella Laura (Giorgia Wurth), malata di tumore che da poco ha iniziato il primo ciclo di chemioterapia. Durante il tragitto Angela si scontra con Luca (Nicolas Vaporidis), un ragazzo incontrato qualche giorno prima dalle sorelle in occasione di un concerto. Lei sembra non riconoscerlo e si ricorda dell’incontro quando Luca le chiede notizie di Laura, alla quale aveva lasciato il suo numero di telefono, ma Angela gli risponde frettolosamente e corre dalla sorella. Laura non ce la farebbe a continuare una vita normale se non fosse per il calore e l’entusiasmo che la sorella le infonde. Affrontare insieme questo periodo da ad Anna il doppio della forza e del coraggio di vivere, senza chiudere le porte ad un eventuale amore.

"Con Insieme mi rendo conto di aver trattato un argomento di cui si parla da sempre con timore: il cancro. - spiega la regista Annamaria Liguori - Un argomento delicato, difficile, con il rischio di essere un po’ scontati e ripetitivi. Il fine che si propone non è solamente quello di promuovere la speranza, bensì il messaggio forte che oggi attraverso le nuove terapie di supporto e un adeguato sostegno medico, oltre che familiare, si può essere molto più ottimisti sulle possibilità di sconfiggere questa malattia e rendere di conseguenza meno dolorosa e più accettabile la condizione di vita dei pazienti. Ho potuto esprimermi al meglio grazie alla bravura, ma soprattutto al calore umano degli attori che hanno saputo interpretare con reale partecipazione e commozione quanto la mia direzione artistica richiedeva: raccontare una storia breve, intensa e coinvolgente che regali solarità e speranza a tutti".

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