Due documentari e un film dedicati a Pier Paolo Pasolini, Bernardo Bertolucci e Federico Fellini
© Tgcom24
La 70.ma edizione della Mostra del cinema di Venezia, in programma dal 28 agosto al 7 settembre, si preannuncia ricca di classici: si va da Pier Paolo Pasolini a Bernardo Bertolucci fino al più classico di tutti, Federico Fellini firmato da Ettore Scola. Saranno infatti presentati due documentari e un film dedicati a questi registi che hanno fatto la storia del cinema italiano.
Si tratta de "La profezia. L'Africa di Pasolini", un documentario, a cura di Gianni Borgna con la supervisione di Enrico Menduni, che passa nella sezione Venezia Classici e sarà distribuito dall'Istituto Luce Cinecittà. Con le voci di Dacia Maraini (voce narrante), Roberto Herlitzka (Pasolini) e Philippe Leroy (Jean-Paul Sartre), si racconta l'ossessione del poeta-regista-scrittore per l'Africa, luogo predestinato dove poter ancora cercare quella genuinità contadina da lui tanto amata.
"Bertolucci on Bertolucci" è invece un documentario di Luca Guadagnino ("Io sono l'amore") e Walter Fasano. Presentato sempre nella sezione Venezia Classici, racconta vita e opere di Bernardo Bertolucci. ''Negli archivi delle cineteche e dei Festival a cui Bertolucci ha partecipato nel corso della sua carriera - ha spiegato Guadagnino - abbiamo cercato di raccogliere più materiale possibile sul passato di Bertolucci, da contrapporre al suo lavoro di oggi".
E infine Fellini. "Un Pinocchio che non è mai diventato un bambino per bene". Così lo definisce Ettore Scola. "Che strano chiamarsi Federico. Scola racconta Fellini", è un film (fuori concorso a Venezia) dedicato al regista di "Amarcord" nel ventennale della sua morte. E questo attraverso piccoli quadri della loro cinquantennale amicizia. Nel film, spiega Scola, "non troverete emozioni della sua visionarietà, è un film fatto di angoli, di piccoli angoli. Racconto episodi come la nostra partecipazione al Marc'Aurelio che è stata per noi una piccola università dell'umorismo, capace anche di intervenire sulla realtà per modificarla".
Tra gli incontri notturni di Fellini e Scola raccontati nel film, quelli con un madonnaro (Sergio Rubini) molto pieno di sé, e con una prostituta simil-Cabiria (Antonella Attili). Il film, che mostra filmati editi e inediti, ha come attori due nipoti di Scola, Tommaso e Giacomo Lazotti, rispettivamente nei panni di Fellini e di Scola negli anni della gioventù. Fellini anziano è interpretato invece da Maurizio De Santis; Scola anziano è Giulio Forges Davanzati, mentre Marcello Mastroianni ha il volto di Ernesto D'Argenio.