GESTO DISPERATO

Lando Buzzanca tenta il suicidio: non è grave Ma il fratello smentisce: "Un colpo di calore"

Secondo la prima versione circolata sui media l'attore si sarebbe tagliato le vene dopo il rifiuto di una scrittura da lui proposta. Salvo Buzzanca: "Non so come sia venuta fuori questa storia"

07 Ago 2013 - 20:06
 © Ufficio Stampa Mediaset

© Ufficio Stampa Mediaset

L'attore Lando Buzzanca è stato ricoverato al pronto soccorso dell'ospedale Santo Spirito di Roma. Avrebbe tentato il suicidio tagliandosi le vene dei polsi: le sue condizioni comunque non sono gravi. L'attore avrebbe anche lasciato una lettera in cui spiega i motivi del gesto, dovuti al rifiuto di una scrittura da lui proposta. Il fratello dell'attore però smentisce e parla di "colpo di calore", versione confermata anche dal figlio dell'attore.

A chiedere i soccorsi, alle prime luci dell'alba, è stata una persona che si trovava con Buzzanca, che compie 78 anni il 24 agosto, nella sua casa della Capitale.

Il fratello: "Nessun tentativo di suicidio" - Si tinge però di giallo la vicenda drammatica dell'attore siciliano. Salvo Buzzanca, fratello di Lando, smentisce infatti la prima versione circolata. "Nessun suicidio - afferma -, un forte colpo di calore aggravato da stress da lavoro e dall'età. Lando non è il tipo che si suicida - ha continuato -. Stava lavorando in piena attività a Roma. Non so come sia venuta fuori neppure questa storia della lettera, di un suo scritto".

Il figlio: "Il vecchio leone è ancora in circolazione" - Anche il figlio di Lando Buzzanca, Massimiliano, racconta che la causa è stato lo stress accumulato in ambito lavorativo aggravato dal caldo di questi giorni. Massimiliano ha aggiunto: "Tranquilli e sereni tutti, il vecchio leone è ancora in circolazione". Nel ringraziare per i numerosi messaggi di solidarietà e vicinanza, Massimiliano tranquillizza amici e fan dell'attore direttamente dalla sua pagina Facebook.

Massimiliano scrive: "Se leggete il mio post di qualche giorno fa avrete notato che il mio "angusto" genitore era piuttosto "contrariato" perché gli hanno cambiato i copioni a pochi giorni dal ciak. Ora sommate 3 settimane di lavoro a Roma con 38 gradi di media, stress da memoria, incazzature varie, più 78 anni di età e il risultato è un crollo fisico che sfido chiunque non avere con questo caldo".

Il figlio aggiunge con tono ironico con l'intento di sdrammatizzare: "Poi, detto tra noi, la serietà di mio padre è tale che, ammesso e non concesso dovesse decidere un giorno di suicidarsi, prima finirebbe l'ultimo ciak dell'ultima scena e poi potrebbe farlo, ma solo e unicamente perché sente fortemente la mancanza della sua unica compagna di vita scomparsa quasi tre anni fa, non per un banale rifiuto, come hanno scritto".

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri