La stella hard partenopea lancia attraverso il suo blog un casting. E intanto è in copertina su "Penthouse" America
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A.A.A. attore hard cercasi. Se qualcuno pensa che per fare questo mestiere ci sia la coda, si rivolga a Valentina Nappi, pornodiva napoletana che, tramite il suo blog, ha lanciato un casting trovando non poche difficoltà. "Vorrei lanciare un volto nuovo italiano - spiega a Tgcom24 - ma trovare persone serie, disposte a metterci la faccia e... altro, è tutt'altro che semplice". Intanto Valentina conquista l'America posando per la copertina di "Penthouse" Usa di novembre.
Il problema a trovare aspiranti pornoattori per Valentina si è presentato in due modi: prima una valanga di foto di "dettagli" ma senza faccia, poi, a fronte di un suo post dove invitava a "metterci la faccia", si è presentato il problema contrario... "Ora ricevo solo foto di primi piani - spiega -. Mi pare scontato che se vuoi fare il pornoattore devi mandare foto nudo... altrimenti sei come un ciclista senza bicicletta... Forse non hanno capito che faccio sul serio".
Come mai hai lanciato questo casting?
Io cerco persone che vogliano diventare sul serio attori porno. La mia intenzione non è quella di fare video amatoriali, ma prodotti professionali, con attori del settore. Vorrei lanciare un volto nuovo italiano che si possa fare strada. A Budapest ci saranno dieci ragazzi e quando vai a lavorare là ci sono sempre le stesse persone. Che, a parte qualcuno, nemmeno spiccano per bellezza o bravura. Possibile che in Italia non ci siano quattro ragazzi che vogliano diventare pornoattori e siano meglio di quelli ungheresi? Devo dire che finora la risposta non è molto incoraggiante...
Tu affronti il ruolo di pornostar in maniera piuttosto anomala: indipendente, con iniziative clamorose...
Io guardo alle pornostar degli anni 70, il mio idolo è Annie Sprinkle, che considero l'unica pornodiva con le palle. Il porno non sarà mai totalmente libero fino a quando uomini e donne non avranno le stesse possibilità di fare sesso occasionale. Non è un caso che il porno venda di più in Paesi "liberi" da questo punto di vista. E che venga considerato un prodotto quasi esclusivamente per uomini è un controsenso perché le donne sono fisicamente molto più predisposte al godimento sessuale e dotate di un maggior numero di orgasmi di tipo diverso.
Tu perché hai scelto di darti al porno?
Io faccio porno semplicemente perché mi piace da un punto di vista estetico. Sarei contenta se al di fuori del mio mondo le persone fossero più libere, ma non sono entrata nell'hard per fare una battaglia di liberazione. Senz'altro, però, le battaglie sociali aiutano quelle estetiche.
L'estate scorsa hai fatto parlare di te per la verginità messa all'asta a un euro e mezzo...
La mia era una provocazione per sottolineare che la verginità non è quella fisica. Ad ogni modo a me fa proprio schifo il concetto, anche metafisico.
A novembre sei in copertina di una rivista storica come "Penthouse". Come è nata questa opportunità?
Me la sono cercata... Sono andata negli Stati Uniti l'estate scorsa e sono andata a fare il provino per loro e mi hanno scelta. Adesso mi piacerebbe continuare a lavorare in America, anche se per vivere preferisco di gran lunga l'Europa. Mi piacerebbe aprire una mia casa di produzione in Italia.