PAUSA FORZATA

Barbareschi, niente teatro per 2 mesi"Stop forzato per motivi di salute"

L'attore fa sapere allo Stabile di Genova che il 5 novembre non andrà in scena, come previsto. "Niente di incurabile, ma devo fermarmi"

29 Ott 2013 - 11:28
 © LaPresse

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Luca Barbareschi annulla tutte le attività teatrali per due mesi: ordine perentorio dei medici. Lo stesso attore ha mandato una lettera allo Stabile di Genova in cui doveva andare in scena con lo spettacolo "Il discorso del re" dal 5 novembre e conferma: "Devo obbligatoriamente curarmi", anche se, precisa, non è nulla di grave.

"Mi devo curare, sono andato avanti trascinandomi, trascurando i postumi della broncopolmonite avuta lo scorso anno e non curata a dovere. Ora i medici mi hanno obbligato a fermarmi e io non posso fare diversamente", dice l'attore, che martedì avrebbe dovuto andare in scena a Milano per le ultime date del "Discorso del re", lo stesso spettacolo che stava per portare nel capoluogo ligure.

"Il provvedimento dei medici è di vitale importanza, nel senso letterale del termine. Il dolore, la frustrazione e il senso di impotenza che sto provando in questo momento non sono descrivibili, ma non posso fare altro che obbedire ai medici", si legge nella lettera inviata a Genova.

"Il mio unico obiettivo - continua - è osservare le cure prescritte. Se così sarà entro la fine dell'anno la situazione potrebbe risolversi, altrimenti le conseguenze potrebbero per me essere molto gravi. Mi impegno fin d'ora a recuperare ogni data in coda al tour che aveva come termine di chiusura il 2 marzo".

Barbareschi aggiunge però che il 4 a novembre sarà a Roma dove parteciperà alla conferenza stampa di presentazione del suo ultimo film, interpretato e prodotto dalla sua Casanova Multimedia con Rai Cinema, "Something Good", dedicato alle sofisticazioni alimentari, che l'attore ha liberamente tratto dall'opera letteraria "Mi fido di te" di Francesco Abate e Massimo Carlotto, edita da Einaudi Stile Libero. Il film, interpretato con Zhang Jingchu, uscirà in sala il 7 novembre.

Le ultime righe della lettera agli operatori teatrali sono dedicate proprio all'opera in uscita: "Ci tengo a precisarvi un'ultima cosa per trasparenza e correttezza. Nei prossimi giorni potrà capitare che mi vediate in televisione per la promozione del mio film. Si tratta di un'attività pianificata da diverso tempo e i miei interventi in televisione saranno tutti registrati. Per fortuna questo con la televisione si può fare, in teatro no".

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