Tragica Spoon River al femminile, lo spettacolo-shock di Serena Dandini mette a nudo storie di donne e di quotidiana violenza. Lella Costa splendida interprete
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Nel paradiso delle donne, le anime delle spose, delle fidanzate, delle ex uccise dai maschi hanno scarpe rosso sangue e vestiti del colore di una notte buia e senza stelle. Così vede i suoi personaggi, vittime di una violenza cieca e brutale, Serena Dandini, che al teatro Carcano di Milano mette in scena fino a domenica il suo "Ferite a morte", interpretato da Lella Costa.
La morte per mano del maschio arriva nella storia di ragazzine e donne mature, divorziate e mangiauomini, mogli fedeli e spose innamorate, ricche e povere. La violenza non fa distinzione di classe sociale o di status. E questo raccontano le quattro attrici che si alternano in scena: accanto a Lella Costa, Orsetta de Rossi, Giorgia Cardaci e Rita Pelusio danno vita a una passerella di involontarie protagoniste di vicende di sangue e morte riuscendo a mantenere sempre un tocco di leggerezza e di grottesca ironia.
Dietro di loro, una scenografia fatta di immagini che evocano storie di povertà o ricchezza, di viaggi da sogno o di squallidi cortili di palazzo, in un susseguirsi di paesaggi che fanno da sfondo alla violenza cieca e brutale. Ma sempre, a prevalere dietro il palcoscenico, sono colori vivaci, brillanti, "femminili", in contrasto con il buio in cui sono precipitate le anime narranti.
La Dandini racconta così, con le voci delle quattro intepreti, una tragedia che si dipana nella nostra triste cronaca quotidiana. I volti che ci parlano dal palcoscenico sono tutti presi dalla storia reale, dalla giovanissima Amina, uccisa dal padre perché si ribellava al matrimonio combinato, alla badante ucraina assassinata per una inspiegabile gelosia.
Il linguaggio scenico riesce a trasfigurare queste storie in una Spoon River che narra di assurde tragedie contemporanee, e che prende vita e carne nella lista finale, quella che scorre a mo' di "titoli di coda" di uno spettacolo di morte: la lista, appunto, dei nomi delle donne uccise in Italia nel 2012.
"Ferite a morte" naturalmente non si ferma a Milano. Per lo spettacolo comincia infatti un lungo tour che percorrerà le maggiori città d'Italia e anche del mondo. La Dandini sarà con la sua compagnia tutta al femminile a Washington il 19 novembre, a New York, al Palazzo di Vetro dell'Onu, il 25, a Bruxelles il 28 e a Londra il 3 dicembre. A raccontare la storia di tante tragiche eroine dei nostri giorni.
Al Teatro Carcano di Milano fino al 10 novembre: venerdì e sabato ore 20,30. Domenica ore 15,30. Sul sito www.feriteamorte.it tutte le altre tappe del tour.