In "L'artista" perle del repertorio fino all'inedito "Desolato" con J-Ax
Paolo Jannacci ricorda il padre Enzo, morto il 29 marzo, con l'album "L'artista" che raccoglie perle del repertorio, omaggi a cantautori amati (come Endrigo in "Io che amo solo te") fino all'inedito "Desolato", scritto con J-Ax. Il brano è accompagnato da un video con protagonisti artisti da Ligabue a Jovanotti. "Questo cd è un modo per amare papà", dice Paolo. Il sindaco di Milano Pisapia ha annunciato per il 2014 un grande evento per Enzo.
Insomma "L'artista" è un vero e proprio atto d'amore di Paolo in punta di piedi per Enzo. "Abbiamo voluto creare canzoni in maniera assolutamente libera - ha raccontato in conferenza stampa a Palazzo Marino a Milano -. Senza vincoli commerciali. Io lo dico da sempre, e so che papà lo pensava pure, se le cose sono fatte bene, allora è giusto farle. Per questo sono anche contrario ad una Fondazione Jannacci perché non avrei tempo per seguirla come vorrei e poi perché non sarei in grado di farla bene". Il disco contiene undici brani di Enzo che canta canzoni delicate, intense e attuali. Tra queste "Cosa importa" (da "E allora concerto" del 1981), "La sera che partì mio padre" cantata da Mina mentre "Non finirà mai" è stata interpretata da Milva. "Desolato ce l'avevo in un cassetto - rivela Paolo -. Poi ho conosciuto Alessandro (vero nome di J-Ax, ndr) che mi ha invitato a suonare in un suo disco. Siamo diventati subito amici fraterni. Mi sembrava giusto poi sottoporre a lui la canzone per far sì che avesse un vestito giusto. Così è nata Desolato".
Paolo infine ha letto una lettera commovente, inserita anche nel booklet dell'album, in cui spiega i motivi per cui ha voluto a tutti i costi questo progetto. "Adesso non so come fare a trovarti. Ti sei nascosto e non riesco a trovarti - recitano le parole di Paolo -. Pare sia una cosa normale, un giorno, salutare i propri genitori... Ma 'normale' è solo per i libri di storia e non per gli esseri che respirano detti 'viventi'. E quello che mi raccontavi in segreto, con le tue parole, con gli sguardi e con le tue note, non fa più vibrare la casa di energia (...) Spero infine che quelli che ti vogliono bene, alzino il volume e la tua splendida voce possa riempire le loro case di gioia, amore e di grandi emozioni".
Il sindaco Giuliano Pisapia, dopo aver intitolato a Jannacci il dormitorio di viale Ortles, ha annunciato una serie di concerti per il prossimo anno prima nelle zone da lui cantate in periferia, da Rogoredo all'Ortica e un grande evento in centro a Milano.