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Renato Pozzetto: "I cinepanettoni? Non so nemmeno che cosa siano"

L'attore intervistato da Edoardo Sylos Labini per ilgiornaleoff.it ripercorre la sua straordinaria carriera

23 Dic 2013 - 12:45
 © LaPresse

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Renato Pozzetto si racconta ad Edoardo Sylos Labini in esclusiva per il giornaleoff.it, partendo dai tempi dell'Osteria dell'Oca e del Derby di Milano ("Una volta io e Cochi ci trovammo ad esibirci in un appartamento privato, illuminati solo da un abat-jour messa per terra").

L'attore parla della comicità surreale di cui con l'inseparabile collega si è fatto portavoce ("era un linguaggio surreale, i nostri miti erano Dario Fo, Jannacci, Gaber"), e ricorda il debutto sul grande schermo nel 1974 con "Per amare Ofelia" ("fui costretto a ridoppiarlo con tutti i condimenti di umorismo che mi avevano portato al successo a Canzonissima").

E dopo aver sfatato il mito dei comici tristi e sferrato un colpo contro i "cinepanettoni" ("non so che cosa voglia dire quella formula"), con la domanda sul movimento dei Forconi di questi giorni, Pozzetto va con la memoria alle sue discese in piazza ("avevo 18 anni. Con Cochi giravamo per i circoli politici cantando canzoni anarchiche di lavoro e libertà").

Ascolta l'intervista completa su www.ilgiornaleoff.it

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