spettacolo

"Ora mi vendico della Silvani"

Anna Mazzamauro a Tgcom

21 Mar 2008 - 17:38

Arriva a Milano, al teatro San Babila dal 25 marzo, "Signorina Silvani... Signora, prego!!", spettacolo diretto e interpretato da Anna Mazzamauro. L'attrice riprende il personaggio che l'ha resa celebre al cinema accanto a Paolo Villaggio nei film di Fantozzi e le fa finalmente vivere una vita propria sul palco svelandone, segreti, gioie, dolori e solitudine. "Mi sono vendicata - dice la Mazzamauro a Tgcom - L'ho fatta diventare la mia coscienza".

L'ha interpretata in ben otto film, dal primo "Fantozzi" (1975) fino alla sua ultima incarnazione "Fantozzi 2000: la clonazione", portando il suo personaggio nel nuovo millennio. Un personaggio che, come spesso accade, è stata la sua delizia, per la popolarità che le ha dato, ma anche la sua croce, avendola imbrigliata tra le sue pieghe per anni. "Quando potevo contare solo su di lei - racconta la Mazzamauro - era una specie di cornice, ma anche un impiccio. La cosa impietosa che avviene in Italia nel mondo dello spettacolo è che quando uno esce con un personaggio sembra che debba mantenere quello. Io invece mi sono sempre battuta, in scena così come nella vita, contro i cliché e quello che gli altri mi vogliono far essere per forza. Quindi immaginate come mi turbava la Silvani...".

E allora perché adesso, invece di dimenticarla, le offre addirittura le luci della ribalta?
Essere diventata una delle prime donne del teatro italiano mi dà la possibilità di vendicarmi di lei! Ora posso scegliere quali testi mettere in scena e così ho deciso di prenderla e sbatterla in palcoscenico facendola diventare la mia coscienza. La mia coscienza sporca, il ritratto invecchiato al posto mio...

Lei è protagonista, ma non è da sola sul palco...
Questo non è un monologo, in scena con me ci sono, Pino Caronia, che ha anche arrangiato le canzoni e scritto tutte le musiche originali, Stefano Di Sturco e Domenico De Santi. Non amo il percorso teatrale di chi si racconta da solo e cerca di far evolvere il personaggio attraverso il carattere. La Silvani mi serve per entrare nelle pieghe della vita, per capire se come lei ci si nasce o si diventa. Mi piace entrare nel suo cuore, nella sua mente, e anche nel suo ventre, nel momento in cui racconto uno stupro.

Ci sono anche momenti musicali...
Sì, in scena canto tanti brani, alcuni arrangiati e altri scritti da Pino Caronia. Io non sono una cantante ma la gente si ritrova perché uso le canzoni per raccontare la storia di una donna. Io non uso il canto puro ma, da intonata, emetto suoni festosi con i quali cerco di emozionare. 

Per quale motiva la gente ama tanto la signorina Silvani?
Perché di fatto è un cartone animato senza età che il pubblico ricorda con gioia perché non appartiene al cinema imbecille italiano ma a un percorso lunghissimo, che abbiamo fatto con Paolo Villaggio e tanti attori veri. Con la Silvani ho anche avuto la fortuna di avere un protagonismo assolutamente fuori dalla norma, perché in Italia se non hai il culo alto fino alla nuca e le gambe fino ai lobi delle orecchie, non ti guardano. Meryl Streep da noi farebbe la comparsa... Quello della signorina Silvani, come molti personggi infantili, è un ruolo che rende necessario esasperare la propria fisicità. Perché ha successo questo spettacolo? Perché in scena io parto dalla Silvani, confrontandomi con lei e muovendomi in maniera schizofrenica per vivere la sua gioventù che è poi quella di tutte le donne, con un andirivieni di emozioni.

Come è stata la reazione del pubblico nel vedere un personaggio così popolare in un contesto diverso dal solito?
Splendida, mi rende davvero felice e non mi vergogno di dirlo. E' uno spettacolo che arriva al cuore della gente in maniera così festosa, commovente, ma soprattutto emozionante. Infatti io non capisco quegli attori che fanno le famose "recite da provincia", tagliando lo spettacolo o recitando svogliatamente. Come fai quando ti trovi davanti queste persone entusiaste per quello che stai dicendo? Ma io lo spettacolo glielo faccio anche due volte!

Ancora una volta a dirigerla c'è Pino Strabioli, con il quale ha ormai ha cementato un sodalizio importante...
Questa è il terzo spettacolo che faccio con lui, dopo "Raccontare Nannarella" e una commedia tratta da Neil Simon che si intitolava "Fantasma d'Amore". C'è una grandissima sintonia tra di noi, ha una grandissima sensibilità teatrale. Questa collaborazione si interromperà momentaneamente la prossima stagione, quando sarò impegnata in una piece scritta e diretta da Giorgio Albertazzi che si intitola "Shakespaere Comedy".

Massimo Longoni

PER INFORMAZIONI

Teatro San Sabila

C.so Venezia 2/A - Milano
Tel. 02.795469
e-mail: info@teatrosanbabila.it 

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