Ora che è guarito, Tinto Brass racconta per la prima volta i giorni della malattia, il ricovero, la riabilitazione e persino la tentazione del suicidio. Ma, soprattutto, racconta la grande svolta: "Questa esperienza mi ha davvero cambiato: il sesso? Meglio parlare di amore", spiega il regista al Corriere del Veneto.
Al fianco del regista c'è sempre la nuova musa, Caterina Varzi, avvocato e psicanalista, che non l'ha lasciato solo nemmeno un attimo. "All'inizio è stata durissima - racconta Brass - mi sono ritrovato immobile, mentre prima facevo una vita intensa. Così ho pensato persino al suicidio. Per fortuna c'era Caterina...".
Visto che all'inizio aveva difficoltà anche a parlare, la sua compagna lo ha aiutato facendogli ascoltare un disco di Boris Vian. Così, pian piano, Tinto ha cominciato persino a cantare. Un'esperienza che ha cambiato profondamente il regista: "Il sesso, leros: è lora di fare un discorso serio su questi temi. Il sesso non deve essere un 'consumo' finale, ma uno stato provvisorio. La vera trasgressione oggi è lamore".