reazioni contrastanti

Giovanni Lindo Ferretti torna "a cuor contento"

Un tour e nove date per l'ex Cccp-Csi-Pgr

di Domenico Catagnano
11 Feb 2011 - 14:12

La notizia era uscita quasi clandestinamente a fine 2010 su qualche sito musicale, rimbalzando rapidamente su blog e forum. Due righe scarne, un paio di date e nulla più. Col passare delle settimane le date sono aumentate - e adesso si può parlare di un vero e proprio tour -, come a significare che, seppur senza clamori, cresce l'interesse per un evento tanto inatteso quanto stimolante.

Giovanni Lindo Ferretti torna, e torna "A cuor contento", come recita il manifesto del tour, presentando un repertorio ampio che abbraccia i trent'anni della sua carriera, divisa tra Cccp, Csi, Pgr e qualche progetto da solista. Con lui Ezio Bonicelli e Luca Rossi, due ex Ustmamò, uno dei gruppi più validi e ruggenti della scena indie-rock italiana degli anni '90 prodotti a suo tempo proprio dal cantante emiliano. Questo ritorno, che solo fino a qualche anno fa avrebbe fatto fare salti di gioia a chi Ferretti l'ha sempre seguito, oggi provoca una sensazione che ondeggia tra curiosità, perplessità e, diciamolo pure, un po' di diffidenza, perché Giovanni Lindo in questi ultimi tempi è indubbiamente cambiato.

Era partito punk, comunista, tifava rivolta e con i Cccp ha segnato uno strappo netto con l'ovattata scena musicale italiana anni '80. Con i Csi, nel decennio successivo, è diventato interprete di sentimenti e paure, di dolori e di speranze, ha cantato di resistenze e di Resistenza, di quiete e di inquietudini. Poi è stato Pgr, forse più cupo ma anche più profondo, intenso, lacerato. Nel frattempo, la "conversione".

Ferretti si è (ri)trovato visceralmente cattolico, papista, antiabortista, ha praticamente ripudiato la Resistenza, si è buttato a destra convinto più che mai fino a spingersi a votare Lega Nord alle ultime elezioni. Roba che, in maniera piuttosto ridicola, ha scatenato una corsa all'accaparramento ideologico solo per dire "Ferretti è uno di noi e non sta più con voi". Blablabla.

Chi lo conosce bene afferma che, nell'essenza, è rimasto sempre lo stesso. Chi però si è sentito rappresentato dalle sue parole e dai suoi versi, ha gridato al tradimento. Ora, la questione non è capire i perché di certe scelte, dettate, nel caso specifico, da una precisa voglia, quasi una necessità, di ritorno alle radici, al suo Appennino, alle tradizioni, ai legami familiari. E' una questione di libertà, il tradimento è un'altra cosa.

Semmai c'è da capire come Giovanni Lindo si confronti con il suo passato musicale, in che maniera si presenterà davanti a quel pubblico con cui ha condiviso anni di cammino artistico ed esistenziale. "'Mporta 'na sega", verrebbe da dire d'istinto e citando, ed è l'approccio giusto, senza dubbio. Ferretti non sarà più quello di prima, ma questo fa la differenza? Le sue parole restano, scolpite dove chi lo ha amato ha voluto scolpirle, e con loro le sensazioni, le emozioni, il senso di finito e di infinito che hanno smosso. E quelle si dovranno ascoltare. Male che vada, potrebbe essere una stupenda serata nel segno della forza dei ricordi. Bene che vada, si potrà ritrovare un amico.
A cuor contento.

Le date del tour:
12/02/2011 - Bologna - Estragon
18/02/2011 - Trezzo Sull'Adda (MI) - Live Club
10/03/2011  - Torino - Hiroshima Mon Amour
18/03/2011 - Roncade (TV) - New Age club
25/03/2011 - Roma - Alpheus
26/03/2011  - Firenze - Auditorium Flog
1/04/2011 - Brescia - Latte +
2/04/2011 - Senigallia (AN) - Mamamia
16/04/2011 - Rimini - Velvet

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