© Ansa
© Ansa
Dopo la cremazione in Calabria le ceneri sono tornate nella cappella di Villa Grazia a Milo
© Ansa
© Ansa
"La famiglia Battiato ringrazia il mondo della politica, della cultura, dello spettacolo, i giornalisti e gli innumerevoli fan che in questi giorni hanno ricordato Franco con grande affetto e stima, rispettando la sua riservatezza". Lo fa sapere la famiglia del cantautore siciliano morto a Milo il 18 maggio.
Riserbo e rispetto per la privacy della famiglia hanno contraddistinto anche l'ultimo saluto a Battiato, quando i cancelli di villa Grazia a Milo, paesino sull'Etna, dove il Maestro è morto a 76 anni, si sono aperti il 19 maggio, un giorno dopo la scomparsa del Maestro. Solamente pochi amici hanno potuto partecipare alla 'veglia di preghiera', mentre dal cratere di Sud-Est dell'Etna si è alzata una grande fontana di lava, che tutti hanno subito chiamato 'La fontana di Franco Battiato'. Come se anche il vulcano volesse rendere omaggio con la sua forza e la sua energia alla forza e all'energia di un grande uomo. Fuori dalla villa una cinquantina di persone.
La salma del cantautore siciliano è stata poi portata in Calabria per essere cremata secondo le volontà dell'artista. Dopo i funerali il feretro ha attraversato lo Stretto diretto a Carpanzano, in provincia di Cosenza, sede della struttura privata autorizzata più vicina per questa pratica. Le ceneri di Battiato sono poi tornate a 'Villa Grazia' dove saranno custodite dalla famiglia.