Benji & Fede si fermano: guarda le foto della loro carriera
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I due, che hanno annunciato lo stop e un concerto di addio all'Arena, poi rinviato a causa del coronavirus, pubblicano il libro "Naked", in cui raccontano i lati più nascosti della loro avventura. Tgcom24 ne ha parlato con loro
di Massimo Longoni© Ufficio stampa
Il 3 maggio avrebbero dovuto tenere il loro concerto d'addio all'Arena di Verona. Poi è arrivata la pandemia che ha mandato a gambe all'aria il mondo intero. In attesa di trovare una nuova data Benji & Fede pubblicano "Naked", un libro in cui si raccontano senza filtri "Abbiamo voluto parlare anche di argomenti un po' scomodi, che avevamo tenuto più per noi" dicono. E sull'addio: "Fosse tra un anno, saluteremo tutti all'Arena, non vogliamo lasciare con una nota amara".
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Nella foto di copertina del loro ultimo album, "Good Vibes", i loro visi si fondevano in uno solo, a evidenziare il forte legame tra i due. Ora Benjamin e Federico si riprendono le proprie individualità raccontando dal proprio punto di vista come hanno vissuto questi anni attraversando temi importanti e a volte difficili, dall’amore, all’essere famosi, a come convivere con la notorietà, ai soldi, alla depressione e al dolore. Sicuramente si sarebbero immaginati questo periodo in modo molto diverso. L'epidemia di coronavirus ha di fatto congelato tutto, lasciando anche il loro progetto di addio in sospeso, non compiuto... "Sicuramente questa cosa ci ha colpito lavorativamente in maniera molto forte ma la salute viene prima di tutto e siamo grati di stare bene - dice Benji -. Ovvio che c'è un po' di rammarico per le cose importanti che avevamo in progetto, a partire dall'Arena di Verona, ma quando recupereremo sarà ancora più bello perché avrà un significato in più: quello del ritorno a una vita normale".
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E' come se anche il vostro scioglimento fosse stato messo in stand-by. Non è strano?
Benji: Più che il nostro scioglimento abbiamo annunciato il nostro stop dal mondo della musica e l'Arena doveva essere il saluto finale e il libro qualcosa in più. Ora è tutto sospeso e probabilmente il concerto prima della prossima estate non si potrà fare. Comunque da qui a quel momento noi ci siamo già fermati e non faremo uscire più nulla. Di sicuro dovesse essere anche tra un anno o un anno e mezzo, il concerto si farà a prescindere, non vogliamo chiudere questo capitolo con una nota amara. Intanto il libro potrà tenere compagnia ai nostri fan in questo periodo di quarantena.
Quando è nata l'idea del libro avevate già deciso di fermarvi?
Benji: L'idea del libro è nata verso l'autunno dell'anno scorso. Non avevamo ancora deciso il nostro stop per quanto l'anno precedente avessimo preso una pausa di qualche mese che ci aveva fatto capire tante cose. Abbiamo deciso che sarebbe stato bello scrivere il libro per parlare ai nostri fan anche di argomenti un po' scomodi, che avevamo tenuto più per noi.
In "Naked" avete tirato fuori anche il vostro lato meno spensierato.
Benji: Noi abbiamo sempre mandato un messaggio positivo, ma questa volta volevamo far capire anche l'umanità che c'è dietro un progetto musicale. Spesso le persone tendono a dimenticare che gli artisti hanno difetti, problemi o hanno fatto errori come tutti.
E la decisione dello stop quando è arrivata?
Proprio mentre stavamo scrivendo il libro. Abbiamo deciso di mettere tutto in stop a livello di carriera e quindi ci sembrava giusto usare l'ultimo capitolo per spiegare i motivi di questa scelta.
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Il libro è costituito da una serie di capitoli in cui affrontate singolarmente temi importanti, dalla fama all'amore, ai soldi, per poi parlare "al noi" solo nel capitolo finale. Volevate riappropriarvi delle vostre singolarità?
Benji: Io e Fede siamo simili su tante cose ma anche diversi. E' bello che siamo complementari musicalmente e le persone spesso ci vedono come un'entità unica. Ma in verità volevamo far capire che siamo l'unione di due cose diverse. E il libro diventa così quasi più un'opera di Benjamin e Federico insieme. Fratelli sì, ma anche con aspetti diversi sia caratterialmente che come visione della vita.
Nel libro affrontate anche il lato oscuro della fama, come spesso travolga e faccia perdere punti di riferimento. Qual è la cosa che questi anni vi hanno tolto e per la quale avete un rammarico?
Benji: Sicuramente il fatto che quando entri in comunicazione con le persone su larga scala c'è una deumanizzazione. Noi come artisti rischiamo di diventare un trofeo e i fan diventano un numero. Per quanto tu cerchi di evitarlo è qualcosa di inevitabile.
Fede: In generale il successo è un po' come una droga. Non ti fa vedere le tue insicurezze e vuoi sempre più successo. In realtà però non ti cura una serie di ferite che solo una vita normale può sanare.
Parlate della responsabilità che investe una persona quando diventa punto di riferimento per migliaia di persone. Quando ve ne siete resi conto?
Benji: E' stato sicuramente un peso ma anche positivo. Non ci ha spaventato perché i nostri genitori, proprio con il loro esempio ci hanno insegnato a essere persone con dei valori e questo vale a prescindere dall'essere famosi o meno. Se sei radicato a questi valori non hai paura di nulla perché sei consapevole di star mandando messaggi positivi.
Fede: Va tutto di pari passo con le scelte che prendi e con la vita che fai mano a mano che ti realizzi. Se riesci a mantenere le radici è più facile. Noi abbiamo mantenuto la compagnia di sempre, la famiglia. E tutto questo ti aiuta a mantenere la bussola e condiziona l'approccio che hai con il pubblico.
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Come state vivendo l'isolamento forzato?
Fede: Ho cercato di far fruttare positivamente questo periodo. Così ho fatto cose che non avevo mai fatto, come meditare con costanza, allenarmi spesso, leggere qualche libro.
Benji: Prendersi una pausa dal mondo che va super veloce può avere anche lati positivi. Continuo a scrivere musica, leggo molto e poi ho cercato di lavorare su quelle cose che magari trascuravo per mancanza di tempo..
Quale sarà la prima cosa che farete una volta tornati alla normalità?
Benji: Sicuramente andrò a vedere la mia ragazza che non vedo da mesi (Bella Thorne - ndr) e poi i miei amici.
Fede: Anche io non vedo l'ora di rivedere la mia ragazza, oltretutto con Paola (Di Benedetto - ndr) eravamo stati lontani fgià prima della quarantena per via del "Grande Fratello Vip". Per noi è stata un'"ottantena". In più vorrei riprendere in mano una vita più normale, apprezzando le abitudini di tutti i giorni a cui prima non davamo peso.
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