Circa 1.500 i presenti all'evento per la raccolta fondi da destinare alle popolazioni colpite dall'alluvione dello scorso 2 novembre
I big della musica si sono ritrovati sul palco del Tuscany Hall di Firenze per il concerto di solidarietà "Toscana and Friends. Ricominciamo", evento, ideato e condotto da Fiorella Mannoia, Stefano Massini e Piero Pelù, per la raccolta fondi da destinare alle popolazioni colpite dall'alluvione dello scorso 2 novembre. "Non dimenticate gli alluvionati" è stato l'appello unanime, raccolto anche da Vasco Rossi, intervenuto attraverso un video messaggio: "Sono con voi" e da Gianni Morandi, tra i tanti ospiti della kermesse.
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Proprio il messaggio del Komandante è stata l'ennesima sorpresa della serata, che ha raccolto circa 1.500 persone. "Ho saputo fiumi tracimati, di danni incredibili", ha detto Vasco Rossi: "Al che stasera alcune delle mie canzoni saranno con voi attraverso Fiorella Mannoia e Irene Grandi. Tutta la forza possibile per rialzarvi, guardando avanti, sempre. Io sono con voi".
Durante tutta la serata sono stati diversi i richiami al governo da un lato ("Cara Meloni, non dimenticarti di noi", ha detto Massini a nome della popolazione alluvionata) e dall'altro è stato continuo il rimando alla forza della popolazione colpita dall'alluvione. Prima di iniziare a cantare 'Il vento', Pelù ha ricordato che il brano fa riferimento alle proteste di Tienanmen del 1989, manifestazioni represse in modo violento dal regime della Repubblica Popolare Cinese. "Ecco, io credo che si possa essere altrettanto repressivi quando si dimentica la tragedia del 2 novembre e qui mi sto riferendo al governo", il commento del cantante.
"Sentirsi utili in qualche modo a me fa stare meglio, non potevo rifiutare l'invito di Stefano, ci ha trasmesso questa voglia di non dimenticare. E bisogna fare in modo che non si dimentichi. Per me essere qua è un piacere". Ha detto invece Gianni Morandi, prima dell'inizio di "Toscana and friends. Ricominciamo". Il cantante ha dato inizio ufficialmente alla serata con la canzone 'Uno su mille', scelta come messaggio di forza e speranza per i territori colpiti dall'alluvione e ha poi aggiunto: "Adesso dobbiamo fare una letterina. Cara Giorgia..." rivolgendosi al governo e alla premier Giorgia Meloni per avere maggiore attenzione verso le persone che hanno subito danni. Morandi e Stefano Massini, dal palco, hanno citato direttamente la premier: "Si terra' a breve la conferenza stampa di Meloni", ha detto Massini. "Ci piacerebbe che queste 1500 persone presenti qui rappresentassero domani una mano che si alza per una domanda, una mano ostinata. E che si possa dire a Meloni: 'Per favore si ricordi di noi'. Vorrei ricordare lo schifo, la vergogna del fatto che ancora ci siano centinaia di famiglie senza casa, che hanno passato il Natale da sfollati". Massini ha chiamato e salutato alcuni sindaci del territorio come Dario Nardella di Firenze, Tommaso Triberti di Marradi e Andrea Tagliaferri di Campi Bisenzio. Poi si è rivolto al presidente della Regione Eugenio Giani, ringraziandolo per il lavoro fatto e affermando che la popolazione colpita dall'alluvione "e pure noi monitoreremo la situazione". "Noi artisti sembriamo all'apparenza votati ad una cosa futile, l'intrattenimento ma in realtà siamo persone molo serie - ha concluso Massini -. Il casino di stasera non finisce qua, continua sotto forma di attenzione. Noi vogliamo vegliare affinché le istituzioni mantengano le promesse sulla ricostruzione. Qui ci devono essere fatti concreti". E ha aggiunto: "Quello di oggi è un messaggio al governo. Qua sono stati promessi soldi per la ricostruzione come in Romagna ed è sempre importante per onestà, tra esseri umani, che i patti vengano mantenuti".
"Eventi come l'alluvione in Romagna, nelle Marche, in Toscana capiteranno con una frequenza sempre più ravvicinata. Il fatto di farlo passare in secondo piano nelle notizie è il modo migliore per far credere che tutto vada bene e non ci siano problemi. E invece questo impatto non deve essere dimenticato". Così Piero Pelù che ha ricordato la notte del 2 novembre definendola "maledetta". Gli ha fatto eco anche Fiorella Mannoia: "Sono qui perché mi ha un po' indignato il fatto che di questa tragedia si sia parlato cosi' poco", ha spiegato la cantante: "Non dobbiamo fare una classifica della tragedia ma di questa ai tg è sparito tutto, eccetto i primi 2-3 giorni. Non c'è stato qualcuno che ha detto quali fossero gli impegni da prendere. L'evento è sparito dal radar. Dobbiamo fare in modo che questa tragedia non venga dimenticata. C’è il rischio che noi alle tragedie ci stiamo abituando".
Per Stefano Massini la situazione di quei giorni "era apocalittica ma questo territorio la mattina dopo l'alluvione era con i piedi dentro il fango a spalare, a togliere le cose (...) Stasera noi non ricordiamo città d'arte, ricordiamo Campi Bisenzio,Montale, Agliana, Prato, luoghi dove magari non si va in vacanza ma dove ci sono stati danni. Queste popolazioni non possono essere dimenticate solo perché qui non c'è piazza del Campo o Palazzo Vecchio". Massini ha ricordato che "ci sono centinaia di famiglie che sono senza casa, milioni e milioni di danni, aziende completamente distrutte. Il 68% del territorio e' stato completamente stravolto. Stasera siamo appunto qui per ricordare, oggi si dimentica tutto con estrema facilità".