La popstar è protagonista del numero speciale della rivista dedicato al potere delle donne e racconta la sua esperienza
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Billie Eilish è il personaggio di copertina del nuovo numero di "Variety" dedicato al potere delle donne. La popstar, abbandonato ormai il suo ex status di ragazza prodigio, racconta la sua esperienza di giovane divenuta presto personaggio pubblico e così costretta a crescere sotto gli occhi del mondo. "Essere una donna è una guerra, per sempre - dice nella lunga intervista al celebre magazine -. Soprattutto essere una giovane donna sotto gli occhi di tutti. E' davvero ingiusto".
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Billie Eilish oggi ha 21 anni, ancora decisamente pochi, ma molti se si pensa che è ormai da quando ne aveva 13 che è famosa. Un successo decollato rapidamente grazie al brano "Ocean Eyes" e poi cresciuto esponenzialmente canzone dopo canzone, album dopo album (sono solo due al momento) e, soprattutto, premio dopo premio: nella sua bacheca ci sono già sette Grammy e un Oscar e quest'anno ha ottenuto altre sei candidature grazie al brano realizzato per il film "Barbie", "What Was I Made For?". Tutto questa ha un rovescio della medaglia, ovvero un'adolescenza rubata e che ora l'artista losangelina vuole recuperare in qualche modo. "Ho scoperto che sono giovane e che ho una vita intera di cose da fare - afferma -. Forse perché la mia vita è diventata così adulta molto giovane, ho dimenticato che ero ancora così giovane. Mi sono adagiata in molti modi: ho vissuto la mia vita come se avessi 70 anni. Di recente ho capito che non ho bisogno di farlo".
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Dopo i successi ottenuti con il suo primo album "When We All Fall Asleep Where Do We Go?" e soprattutto con il singolo "Bad Guy", l'ascesa di Billie è sembrata inarrestabile, confermata dal secondo lavoro "Happier Than Ever". Ma a lei non è bastato e ha cercato di uscire dalla propria comfort zone. "A un certo punto di quest'ultimo anno mi sono detta che dovevo trovare qualcosa all'interno di me stessa e della mia vita personale che non avesse nulla a che fare con il mondo esterno o con internet o con il mio status che mi porti tanta gioia". E così ecco il brano per "Barbie" ma anche la prova da attrice nella serie horror "Swarm", nella parte del capo di una setta satanista.
Nell'intervista Billie confessa di essere stata a lungo tormentata dall'idea di non piacere alle altre donne. "Non ho mai sentito di potermi relazionare molto bene con le ragazze - afferma -. Le amo così tanto. Le amo come persone. Sono attratta da loro come persone. Sono attratta da loro per davvero. Ho legami profondi con le donne della mia vita, sono fisicamente attratta da loro. Ma sono anche molto intimidita da loro, dalla loro bellezza e dalla loro presenza".
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Una delle caratteristiche che l'hanno imposta anche come modello di look è che per tutti i primi anni della sua carriera Billie si è mostrata con magliette oversize e pantaloni della tuta, ben lontana dal classico immaginario della popstar ammiccante e un po' Lolita. "Non stavo cercando di evitare che la gente mi sessualizzasse - spiega lei -. Ma non volevo che le persone avessero accesso al mio corpo, anche visivamente. Non ero abbastanza forte e sicura per mostrarlo. Se l'avessi mostrato in quel momento, sarei stata completamente devastata se la gente avesse detto qualcosa. Forse il fatto che non mi interessi molto essere sessualizzata - aggiunge - è dovuto al fatto che non mi sono mai sentita desiderata o desiderabile". Altra cosa però è l'occhio con cui ti vede il mondo e ti vedono i media. Così a ogni variazione sul look che poteva mettere in risalto una fisicità prorompente arrivavano commenti morbosi. "Ho le tette grosse - ribatte lei -. Ho le tette grosse da quando avevo nove anni, e sono fatta così. E' così che sono. Nessuno dice mai niente sul corpo degli uomini - si infiamma -. Se sei muscoloso, bene. Se non lo sei, bene. Se sei magro, bene. Se hai un corpo da papà, bene. Se sei grassoccio, amalo! Sapete perché? Perché le ragazze sono gentili. Non gliene frega un cazzo perché noi vediamo le persone per quello che sono!".
Gli outfit oversize fanno ancora parte del guardaroba di Billie, soprattutto quando deve esibirsi in concerto, ma si alternano a pezzi più aderenti o che addirittura possano esaltare la sua femminilità. Il punto di svolta è stato un servizio in versione pin-up per "Vogue". Un rapporto con il suo corpo che la porta anche a scherzare sulle sue forme. Come recentemente, quando ha ripostato in una storia Instagram il verso di una canzone di Drake in cui Lil Yachty dice: "Aveva le tette grosse come Billie Eilish, ma non sapeva cantare". I fan si sono subito chiesti se Billie si fosse offesa. Per nulla: "Penso che sia divertente! - dice lei -. Sono lusingata! Yachty è mio amico. Drake è mio amico. E' una battuta. Ho le tette grosse. Le adoro".