controversie su accuse molestie

Problemi legali per il biopic su Michael Jackson a causa del finale

L'uscita dell'atteso film era stata fatta scivolare di parecchi mesi. L'ultima parte sarebbe stata completamente scartata in attesa di reshoot

27 Gen 2025 - 16:09
 © Afp

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L'atteso biopic da 150 milioni di dollari su Michael Jackson subirà ritardi di mesi: a novembre, la Lionsgate aveva rinviato l'uscita da aprile a ottobre 2025 senza specificare i motivi. Secondo quanto si apprende da Matt Bellon di Puck News, il motivo è dato dal fatto che si dovranno girare di nuovo scene chiave del terzo atto per modificare come sono state ritratte persone che avevano accusato il re del pop di molestie su minori.

I problemi del finale

  Il film, prodotto da Graham King ("Bohemian Rapsody" e "The Aviator") in collaborazione con gli eredi del cantante, avrebbe violato un accordo con la famiglia di Jordan Chandler, un uomo che nel 1993, quando aveva 13 anni, fu il primo ad accusare Jackson di pedofilia. Di conseguenza la terza parte di "Michael" diretto da Antoine Fuqua in cui il nipote Jaafar Jackson ha la parte dello zio, sarebbe totalmente inutilizzabile. In quella parte, secondo la rivista online, il Re del Pop viene ritratto come vittima della famiglia Chandler le cui accuse avrebbero creato un danno permanente alla reputazione del cantante.

Le controversie legali

  Le riprese di "Michael" si sono concluse nel maggio 2024, ma adesso il cast e la troupe stanno attrezzandosi per tornare sul set, afferma Puck, per rivedere da cima a fondo una scena chiave che drammatizza uno scontro tra il padre di Chandler (Colman Domingo) e il team di Jackson. Questo perché l'accordo extragiudiziario grazie al quale i Chandler accettarono di non portare Michael in tribunale prevedeva non solo un pagamento da 20 milioni di dollari, ma anche l'intesa che la famiglia del ragazzo non sarebbe mai stata coinvolta in nessun futuro film. Larry Feldman, l'avvocato ormai 81enne che ha negoziato l'accordo per i Chandler, ha detto di non esser rimasto sorpreso che "la famiglia Jackson abbia tentato di far soldi" sulla carriera di Michael: "Ma se lo fanno i Chandler devono restare fuori". King non è nuovo a revisioni dei copioni: durante la produzione di "Bohemian Rapsody", Sasha Baron Cohen, che avrebbe dovuto interpretare la parte di Freddie Mercury, si tirò fuori accusando il produttore di aver tentato di normalizzare la vita del musicista e la parte andò poi a Rami Malek.

I Chandler per parte loro hanno mantenuto riserbo sull'intera vicenda. Jordan è scomparso dalla circolazione e c'è chi dice che abbia cambiato nome. La madre ha sempre rifiutato interviste mentre il padre, dopo essersi sottoposto a ripetute plastiche facciali per difendersi dai fan di Jackson, si è ucciso nel novembre 2009, cinque mesi dopo la morte del cantante.

Reshoot in previsione

  Antoine Fuqua, con il produttore Graham King e lo sceneggiatore John Logan stanno ocercando di ottenere l'approvazione da Lionsgate e Universal per le modifiche necessarie. La proprietà di Jackson coprirà i costi dei reshoot, con un budget già fissato a 150 milioni di dollari.

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