Il trio formato da Kazu Makino, Simone e Amedeo Pace sarà a Ferrara, Torino e Milano
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I Blonde Redhead tornano in Italia per tre speciali date estive con cui presenteranno il loro nuovo lavoro discografico “Sit Down for Dinner” uscito nel 2023. La storica indie-rock band composta da Kazu Makino, Simone e Amedeo Pace sarà il 3 giugno al Cortile del Castello nell’ambito di Ferrara Sotto le Stelle a Ferrara, a seguire il 4 giugno si esibirà al Milk di Torino e infine il 5 giugno sul palco dell’Alcatraz di Milano.
“Sit Down for Dinner” è uscito a settembre 2023, nove anni dopo l’ultimo "Barragán" del 2014. Scritto e registrato nell’arco di cinque anni tra New York, Milano e la Toscana, è il decimo album nella cornice di una storia trentennale che ha visto i Blonde Redhead sterzare più volte stilisticamente, dagli spigoli stridenti ai suoni avvolgenti, qui con melodie ariose e dirette, e brani riflessivi e caldi. "Ci sentiamo diversi rispetto a quando abbiamo iniziato, ma stiamo ancora lavorando per cercare di realizzare qualcosa che sembri vero", avevano raccontato a Tgcom24. Il titolo "è una frase con cui siamo cresciuti e che sentiamo così tanto che ci è piaciuto molto che facesse parte di questo disco. Spesso è ovvio che ci innamoriamo soprattutto delle parole che vengono usate così comunemente ma che poi diventano parte di qualcosa".
Il nuovo album che tocca tematiche importanti e profonde tipiche dell’età adulta, creando quasi un contrasto con la musica ritmata e frizzante che accompagna ogni brano. Un lavoro meticoloso e coinvolgente che ha preso forma durante 5 anni tra New York, Milano e vari luoghi della Toscana. "La vita cambia in un istante, ti siedi a cena e la vita che hai sempre conosciuto finisce in un attimo", queste sono le parole che scrisse Joan Didion in un passaggio del suo libro pubblicato nel 2005 ed è proprio da qui che trova origine il pensiero che sta alla base di questo disco.
Quella dei Blonde Redhead è una carriera trentennale segnata da uno stile inconfondibile, ricercato e in continua evoluzione collaborativa che rifiuta di essere catalogato in un unico genere. Sono partiti dal noise rock degli esordi che ha permesso loro di trovare un posto all’interno dell’etichetta Smells Like di Steve Shelley, batterista dei Sonic Youth (produttore del loro primo disco omonimo), per poi passare dal dream-pop e arrivare a un sound rock elettronico e più sofisticato. "Siamo cresciuti tutti in modi diversi. In un certo senso lottiamo per rimanere gli stessi, ma è difficile perché tutti cambiano intorno a noi. Andiamo ancora d'accordo e adoriamo suonare insieme. Naturalmente, come famiglia quale siamo a questo punto, abbiamo disaccordi e litigi, ma li superiamo rapidamente. Il nostro processo di scrittura è stato un po’ diverso in questo album a causa di circostanze come la nostra prima pandemia, il primo figlio per Simone e il primo album solista per Kazu".