L'album vede riuniti i musicisti della band del bluesman partenopeo con l'aggiunta di alcuni prestigiosi ospiti internazionali
© Marco Cattaneo
Dopo il grande successo del live del 5 gennaio al Teatro Nuovo di Martina Franca (Taranto), impreziosito dalla partecipazione straordinaria di Raiz, e del concerto del 9 gennaio al Blue Note di Milano, che ha entusiasmato il pubblico con due set sold-out, è uscito il 10 gennaio, "Blues for Pino", album ideato e prodotto da Osvaldo Di Dio, chitarrista, cantante e produttore napoletano. Un progetto che celebra l'arte e il genio di Pino Daniele, rileggendo in chiave contemporanea il suo blues inconfondibile, con una visione autentica e appassionata. Un lavoro che riunisce musicisti storici della band di Pino e ospiti straordinari come Robben Ford, Peppe Barra, Raiz e Mario Insenga.
Osvaldo Di Dio ha costruito questo lavoro con un profondo legame artistico e personale: dall'uso della leggendaria Gibson semiacustica di Pino Daniele, suonata in "I Got the Blues", fino alla copertina del disco. In questo progetto, Osvaldo ha avuto il privilegio di suonare una chitarra speciale: la Gibson ES-175/CC utilizzata da Pino per registrare "Nero a metà", "Vai mò" e "Bella ‘mbriana", oltre che nei rispettivi tour tra il 1980 e il 1982. Successivamente, Pino Daniele regalò questa chitarra a Eros Ramazzotti, che ha deciso di metterla a disposizione di Osvaldo, apprezzando il progetto e credendo nel valore di questo omaggio musicale. Accanto alla Gibson, Di Dio ha utilizzato anche la sua inseparabile Fender Stratocaster del 1962.
© Tommaso Lubrano
L’immagine di copertina dell’album rappresenta un ragazzino con la chitarra seduto sui gradini di un vicolo di Napoli, vicino all’abitazione di Pino da bambino, in Piazza Santa Maria La Nova, mentre altri "guagliuncielli" giocano a pallone sullo sfondo: un simbolo che richiama l’infanzia dell’artista, ma anche lo stesso Di Dio, cresciuto con il sogno di seguire le orme del maestro e oggi alla guida di un tributo tanto rispettoso quanto sorprendente e vitale. Le registrazioni di "Blues for Pino", curate in parte presso gli Eastcote Studios di Londra da Chris Kimsey, produttore e fonico di Rolling Stones, Led Zeppelin e Pink Floyd, hanno aggiunto un ulteriore valore internazionale al progetto. Tra queste, spiccano le sessioni dedicate alle chitarre di Robben Ford e alle voci di Osvaldo.
Al centro di Blues For Pino c’è una formazione d’eccezione composta dai musicisti storici di Pino Daniele: Gigi De Rienzo al basso, Ernesto Vitolo alle tastiere, Rosario Jermano alle percussioni e Lele Melotti alla batteria. Un gruppo i cui componenti hanno segnato un’epoca con dischi iconici come "Terra mia", "Pino Daniele", "Nero a metà", "Bella ‘mbriana", "Ferryboat", "Mascalzone latino", "Un uomo in blues", "Sotto ’o sole", "Che Dio ti benedica" e "Non calpestare i fiori nel deserto", e che tornano in studio per la prima volta da allora per reinterpretare brani senza tempo come "Je so’ pazzo", "Nun me scoccià", "A me me piace ‘o blues" e "Yes I know my way". Accanto a loro, spiccano ospiti di caratura internazionale e protagonisti della scena napoletana: il leggendario chitarrista statunitense Robben Ford, il maestro della tradizione partenopea Peppe Barra, la voce profonda di Raiz e il carisma senza tempo di Mario Insenga.