Secondo stime, l'accordo potrebbe valere oltre 500 milioni di dollari
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Bob Dylan ha venduto tutta la sua musica registrata alla Sony Music. Parte dell'accordo sono anche "i diritti su multiple nuove pubblicazioni", ha annunciato la società. Secondo stime, l'intesa potrebbe valere oltre 500 milioni di dollari. Alla fine del 2020 Dylan aveva ceduto alla rivale Universal, intorno ai 300 milioni di dollari, il copyright sui testi delle sue canzoni.
L'accordo, di cui gli estremi finanziari non sono stati resi noti, è stato stipulato a luglio ed è rimasto nascosto per mesi. Dylan, che in autunno era tornato sul palco dopo la lunga pausa per il Covid, ha annunciato una nuova serie di concerti di primavera che lo porteranno da Phoenix il 3 marzo fino a Oklahoma City il 14 aprile.
A maggio poi dovrebbe aprire i battenti il Bob Dylan Center di Tulsa in Oklahoma dove è ospitato il vasto archivio dell'artista. Dylan ha una storia di 60 anni con Columbia Records, la storica etichetta discografica acquistata dalla Sony alla fine degli anni Ottanta: era stato ingaggiato nel 1961 dal celebre talent scout John Hammond e fu con Columbia che usci' il suo primo album l'anno successivo che includeva brani tradizionali folk e canzoni originali.
Dylan non è il primo artista a vendere il proprio catalogo. Bruce Springsteen l'anno scorso ha ceduto sempre alla Sony il suo intero catalogo, testi e incisioni compresi, per mezzo miliardo di dollari. Paul Simon a maggio aveva dato i diritti su 60 anni di canzoni sempre alla Sony, mentre Tina Turner e Mick Fleetwood dei Fleetwood Mac si erano rivolti a Bmg. All'inizio di gennaio Warner Music ha chiuso con gli eredi di David Bowie la seconda tranche di un accordo che riguarda catalogo editoriale e musica.