Bob Marley, l'icona del reggae avrebbe compiuto oggi 80 anni
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Commemorazioni per tutto il 2025 da parte della famiglia, UMe e Island Records: concerto-tributo in diretta su YouTube
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Bob Marley avrebbe compiuto oggi 80 anni. L'icona della musica reggae era nato il 6 febbraio 1945, a Nine Mile, in Giamaica, in un contesto di estrema povertà. Attraverso il suo genio ha saputo trasformare la musica in uno strumento potentissimo contro l'oppressione razziale ed è riuscito a lasciare un segno a tutte le latitudini per il suo talento fuori dal comune e per il suo attivismo politico. L'artista giamaicano è morto la mattina dell' 11 maggio 1981, a soli 36 anni, al Cedar of Lebanon Hospital di Miami per un tumore. Commemorazioni per tutto il 2025 da parte della famiglia, UMe e Island Records.
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Impossibile scindere la sua anima artistica da quella spirituale. Non a caso 'Rolling Stones' l'ha inserito all'11esimo posto nella lista dei 100 migliori artisti, mentre le Nazioni Unite gli hanno conferito, a nome di 500 milioni di africani, la medaglia della pace nel 1978, tre anni prima della sua morte a causa di un melanoma al piede progredito fino al cervello. Il ricordo di Marley resta indelebile a decenni di distanza dalla sua scomparsa, infatti la famiglia, UMe e Island Records commemoreranno per tutto il 2025 l'80esimo compleanno del chitarrista e cantautore.
I figli di Bob Marley si sono riuniti a settembre per un tour celebrativo della legacy del padre. I Marley Brothers (Ziggy, Stephen, Julian, Ky-Mani e Damian), cinque dei tredici figli della leggenda del reggaehanno portato on the road "The Legacy Tour", ventidue date tra Stati Uniti e Canada che si è conlcuso ad ottobre. Nel corso delle loro rispettive carriere di successo, Ziggy e Stephen Marley hanno vinto otto premi Grammy, Damian cinque, Ky-Mani ha ricevuto una candidatura e lo scorso febbraio Julian ha vinto il suo primo trofeo. Per il futuro i fratelli ambiscono a lavorare assieme ad un nuovo album per diffondere ulteriormente il messaggio di positività del padre. "Ci vorrà tempo - ha detto Stephen - aspiriamo a farlo in un futuro prossimo".
Un anno fa è uscito "Bob Marley - One Love", un film biografico diretto da Reinaldo Marcus Green che narra la sua vita, la scalata al successo, la musica, il mancato attentato e il lato politico.
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Dai bassifondi di Kingston, in Jamaica, Marley divenne una stella negli Anni 70 con successi come "Get Up, Stand Up" e "I Shot the Sheriff". I testi delle sue canzoni promuovono un messaggio di giustizia sociale e unità del popolo africano. Nel 1975 gli fu conferita la medaglia della pace dalle Nazioni Unite. A New York la municipalità del Queens ha dichiarato il 22 settembre "Marley Brothers Day".
Sotto molti aspetti "Tuff Gong", il soprannome che si era guadagnato nelle strade di Trenchtown, il ghetto di Kingston la capitale e maggiore città giamaicana dove era cresciuto, è una figura unica nella storia musicale e non solo del '900: figlio di un padre bianco e di una ragazza nera, da "mezzo sangue" discriminato è diventato un leader politico e spirituale per la Giamaica, è stato la prima super star della musica del terzo mondo, è difficile trovare nelle cronache della musica popolare un personaggio che sia riuscito a trasmettere un simile messaggio di fratellanza e di pace, a rendere così chiara la capacità trascendente di un concerto.
Marley ha compiuto con il Reggae un'operazione paragonabile all'opera di evoluzione e popolarizzazione svolta dai Beatles sul Pop: per essere brevi il mondo ha scoperto e ha imparato ad amare il Reggae grazie a lui, alla sua abilità nel fonderlo con altre musiche, alla sua straordinaria capacità di renderlo un linguaggio universale e immediatamente comprensibile a tutti.
E ancora attualissimo, visto che i suoi dischi, che coprono un arco temporale che va dal 1965, esordio con i Wailers, al 1980, continuano a finire in classifica ad ogni ristampa. E' quasi impossibile fare un elenco delle canzoni più belle e dense di significato di Marley: tra le tante, ricordiamo "I shot the sheriff", "Get up, stand up", "Stir it up", "No woman no cry", "Exodus", "Is this love", "Redemption song", "One love", "Catch a Fire".
Al di là del suo talento artistico e dei musicisti che suonavano e collaboravano con lui, era la sua personalità di leader naturale a fare la differenza, rendendolo davvero un artista che aveva una missione dove una profonda religiosità, era un convinto Rastafari, si sposava con un’altrettanta profonda coscienza politica in una piccola isola devastata dalla povertà e dalla violenza tipiche di quei Paesi che sono formalmente indipendenti ma che in realtà rimangono prigionieri delle regole del più cinico colonialismo. Questo impegno rischiò di costargli la vita nel 1976, quando già i suoi brani erano in testa alle classifiche di mezzo mondo, in un attentato in cui lui riportò ferite lievi ma sua moglie Rita e il suo manager furono colpiti in modo grave. Dopo un breve periodo a Londra, due anni dopo e proprio grazie a Marley, andò in scena "One Love Peace Concert", un evento organizzato per tentare di porre fine a una guerra civile di fatto tra i sostenitori dei due principali partiti, il Jamaica's Labour Party e il People's National Party, culminato con i due leader nemici sul palco convinti proprio da Marley a stringersi la mano. In quella musica apparentemente semplice, scandita dal ritmo in levare e da una ritmica che vive di un gioco di spazi tra la batteria e le linee di basso, c'è un altrove che l'ha resa un linguaggio universale, che quasi per osmosi ha stabilito un contatto tra i suoni del Sud del Mondo ma al tempo stesso ha messo radici profonde nella musica degli anni a venire, dalle operazioni più sofisticate ai prodotti commerciali.
Il poeta del reggae verrà omaggiato anche con la prima puntata di 'Bob Marley & I' con il regista, DJ e musicista britannico Don Letts, che racconta l'esperienza che gli ha cambiato la vita vedendo Bob Marley & The Wailers al famigerato Lyceum Theatre di Londra nel 1975. La prima puntata di 'Bob Marley & I' e gli altri episodi in live streaming saranno trasmessi su Tuff Gong TV e sui canali ufficiali di Bob Marley.
Young Voices, in collaborazione con la Bob & Rita Marley Foundation, contribuiranno alle celebrazioni organizzando un 'Singalong' mondiale dalla Co-op Live Arena di Manchester, Inghilterra, giovedì 6 febbraio, alle ore 16 italiane, per celebrare l'80esimo compleanno di Bob cantando il medley 'Marley Magic', una selezione dei più grandi successi di Bob Marley, tra cui 'One Love', 'Jamming', 'Three Little Birds' e altro ancora. Il coro Young Voices, composto da 8.000 elementi, canterà dal vivo dalla Co-op Arena mentre migliaia di altre persone si uniranno in tutto il mondo dando vita ad un emozionante tributo dedicato ad una delle figure musicali più celebrate al mondo. "So che papà avrebbe un enorme sorriso stampato in faccia e sarebbe così orgoglioso di sapere che le sue parole di libertà, amore e unità vengono cantate da così tante belle giovani anime in tutto il mondo, più di 50 anni dopo averle scritte - racconta Cedella Marley - È una grande testimonianza del potere della sua musica, che le sue canzoni risuonino più forti che mai e con ogni nuova generazione. Le canzoni di mio padre dicono verità universali ed è per questo che suonano così convincenti quando escono dalla bocca dei bambini come quando le ha registrate e cantate lui stesso". Con oltre 250.000 bambini di Young Voices UK e Young Voices Usa, insieme a innumerevoli altri in tutto il mondo: un canto globale che promette di essere un momento di unità e gioia, diffondendo il messaggio di amore e pace di Bob Marley alle nuove generazioni. La radio Tuff Gong di Bob Marley di SiriusXM (canale 19) presenterà inoltre una programmazione speciale per l'80° compleanno di Marley, che includerà una trasmissione in diretta streaming di 'Uprising' di Tuff Gong TV. Il canale metterà in onda, inoltre, registrazioni della famiglia Marley e musica di Tuff Gong, l'etichetta di famiglia fondata da Marley. Saranno presenti il leggendario cantautore e performer Smokey Robinson, si alterneranno leggende del reggae, della dancehall e star contemporanee si alterneranno per tutta la giornata. Sarà possibile ascoltare il programma su Bob Marley's Tuff Gong Radio il 6 febbraio, e verrà reso poi disponibile sull'app SiriusXM a partire dal 7 febbraio.