L'eclettico produttore pubblica il suo primo singolo "I Want More" e si racconta a Tgcom24
di Santo Pirrotta© Ufficio stampa
"Un brano che non è solo un brano ma l'inizio di un nuovo sound tra pop, dark e underground". Boss Doms la definisce così la sua creatura "I Want More", il suo primo singolo da solista senza l'amico fraterno Achille Lauro. L'eclettico produttore racconta a Tgcom24 il nuovo progetto che ha l'ambizione di sbarcare oltreoceano: "Potete scommetterci che ce la farò! E poi penso alla faccia soddisfatta di Lauro quando suonerò le nostre hit davanti a 100 mila persone...".
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È ufficialmente cominciato il tuo percorso da solista, sarà sempre così o è un esperimento?
Chi può dirlo? Continuerò a fare quello che ho sempre fatto cioè musica, da solo o in collaborazione con altri artisti per me non cambia molto. Sono esperienze diverse ma il succo è sempre lo stesso
Hai detto che questi singolo è concepito come se fosse un album, perché?
Per la mole di lavoro che c’è stato dietro, ho lavorato quasi un anno ad un solo brano perché effettivamente non è solo un brano ma è l’inizio di un nuovo sound. Ho trattato ogni strumento con macchine analogiche per rendere i suoni più autentici, ho fatto una ricerca e studiato a fondo l’architettura della musica techno per trovare una coerenza nel genere senza snaturarlo troppo ma traducendolo in qualcosa che possa essere definito “pop” ma dal suono dark e underground.
Il sound è molto internazionale, hai l’ambizione di andare oltre il panorama italiano?
Assolutamente si, è sempre stata questa la mia ambizione e puoi scommetterci che ce la farò! E poi penso alla faccia soddisfatta di Lauro quando suonerò le nostre hit davanti a 100 mila persone in un qualsiasi festival pazzesco international.
© Ufficio stampa
Con Achille che succede? Vi vedremo di nuovo insieme?
Ovviamente si, con Lauro non succede nulla, siamo fratelli e un fratello che si rispetti vuole solo la felicità dell’altro. Se Lauro è felice io sono felice e penso sia lo stesso per lui. Non dimenticherò mai tutto quello che abbiamo passato insieme, questo sarà solo un nuovo stupendo capitolo della nostra vita, che fra qualche anno ci racconteremo sorridendo.
Hai fatto del tuo look una bandiera, cosa ci dobbiamo aspettare ancora?
Io amo questo tipo di domanda, perché è esattamente quello che voglio scaturire: cosa ci dobbiamo aspettare ancora?
Incuriosisce che giochi con la tua sessualità, ma hai una moglie Valentina Pegorer (bellissima e bravissima) e la piccola Mina, come riesci a coniugare il tutto?
Non c’è nulla da coniugare, siamo una famiglia libera e unita, siamo abbastanza intelligenti da capire che se c’è l’amore vero tutto il resto sono solo dettagli. Gioco con la mia sessualità per comunicare un messaggio ben preciso ovvero la libertà di espressione. Sono sempre me stesso, faccio quello che mi viene spontaneo di fare, mi vesto come mi piace e non ho bisogno di mostrarmi diverso da quello che realmente sono. Certo a volte la strada è più lunga e complicata ma il risultato sarà che non dovrò mai nascondermi o fingere di essere ciò che non sono.
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