"SETTE GIORNI DI AGONIA"

Brian May colpito da attacco di cuore: il chitarrista dei Queen "a un passo dalla morte"

Il chitarrista ha accusato il malore mentre si trovava in ospedale ricoverato per un incidente occorsogli mentre faceva giardinaggio. Adesso è fuori pericolo

25 Mag 2020 - 12:53
 © Instagram

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Brian May se l'è vista davvero brutta. Con un post su Instagram il chitarrista ha rivelato di essere stato colpito da un lieve un attacco di cuore mentre si trovava in ospedale per un incidente di giardinaggio e di essere stato "davvero vicino alla morte". E' stato sottoposto a un intervento per l'applicazione di tre stent per liberare altrettante arterie ostruite. Adesso sta meglio ma ha parlato di "una settimana vissuta in agonia".

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Nel video social il chitarrista ha spiegato che i problemi sono iniziati circa una settimana dopo che gli era stato diagonisticato uno strappo al gluteo. Il dolore era ancora fortissimo "Una vera agonia, non potevo credere al dolore che sentivo" spiega. Così qualcuno ha iniziato a dirgli che non poteva essere un semplice strappo muscolare e così si è sottoposto a un'altra risonanza magnetica. Questa ha rivelato una compressione al nervo sciatico.

Ma questo per lui è stato solo l'inizio. Perché mentre si trovava in ospedale per i trattamenti del caso, è arrivato l'attacco cardiaco. Leggero, circa 40 minuti di dolori al petto e senso di costrizione, ma sufficiente a far scattare l'allarme. "Per me è stato uno shock. Ero convinto di essere una persona sana, con una pressione individiabile e un buon stato di forma fisica. Vado in bici, seguo una dieta sana" ha spiegato May. L'angiogramma effettuato dopo il malore ha rivelato tre arterie ostruite. May ha spiegato che il suo medico avrebbe consigliato un'operazione ma lui ha preferito un intevento meno invasivo, con l'inserimento di tre stent per liberare le arterie.

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"Sono davvero grato che ho nuovamente una vita da portare avanti - ha concluso nel suo racconto -. Sono stato davvero vicino alla morte a causa di questa cosa anche se il dolore più forte era causato da altro. E' davvero buffo come a volte le cose funzionino". Infine ha invitato chi come lui, sia sopra i 60 anni, a fare un'angiografia per verificare l'esistenza di un rischio di attacco cardiaco.

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