Il cantautore ha pubblicato il nuovo singolo e a novembre sarà in concerto a Milano, Tgcom24 lo ha intervistato
di Massimo Longoni© Ufficio stampa
Bugo riparte dal "Rock and Roll". Si intitola così il nuovo singolo lanciato dal cantautore piemontese e che segue "Un bambino", uscito a giugno. Due canzoni che anticipano il nuovo album in uscita nei prossimi mesi. Il 10 novembre Bugo sarà in concerto a Milano all'Arci Bellezza. "La canzone riguarda le parole e il sentimento, più che la musica - spiega lui -: parla di un ragazzo normale che non sa scendere a compromessi con se stesso, questo è essere rock and roll, un sentimento. E dopo tanti anni quel ragazzo cresce, diventa uomo e a distanza di anni è ancora cosi, e quel sentimento è meraviglioso".
"La canzone è nata nello spirito simile a quello di 'Un bambino' - racconta Bugo a Tgcom24 -. Volevo tirar fuori qualcosa di molto diretto, entusiasta, positivo, enfatico. Qualcosa che potesse risollevarci dalla sedia. Visto il periodo post pandemico. L’utilizzo delle chitarre è molto preponderante, in effetti siamo partiti già in quarta marcia, se non in quinta. Ho bisogno proprio questo entusiasmo".
E' una canzone per darti la carica?
In realtà è per darla agli altri. Quando io torno con un disco è perché sono nel pieno della mia voglia di fare. Non mi sono mai presentato alle interviste pensieroso, stanco, depresso. Quando torno è perché sono contento, ho voglia di trasferire al pubblico. In realtà sono uno che riesce a trovare la propria forza da solo, non ho bisogno di farmi caricare da altri. Ho la carica dentro di me, e poi la voglio trasferire agli altri.
Hai in vista la pubblicazione di un album?
Tutte le canzoni sono state composte l’anno scorso e qualcosa anche quest’anno, il disco è finito, pronto, probabilmente uscirà l’anno prossimo, non so dopo quanti singoli. Già in passato l’ho fatto di pubblicare molti singoli prima. A livello sonoro sarà in linea con quanto si sta sentendo.
Quindi molto orientato su chitarre aggressive?
Personalmente volevo avere un ascolto di queste chitarre, un po’ ritorno alle mie origini, in questo caso avevo bisogno di una bella carica. Il periodo pandemico me lo sono vissuto anche abbastanza bene ma non poter far concerti mi è pesato molto. Tornare con un disco che non vedo l'ora di fare dal vivo mi dà la carica. Questo suono mi è molto congeniale.
© Ufficio stampa
In "Rock and Roll" canti che sei quello di sempre, la rockstar sul palco ma fuori l'amico del bar.
Poteva essere una canzone che avrei potuto scrivere tanti anni fa. Crescendo è stato importante per me rimanere con i piedi per terra. Non mi è piaciuto avere atteggiamenti da rockstar. La vita quotidiana è quella che mi tiene più vivo. Poi dentro di me c’è un sogno musicale, che emerge poi quando vado a suonare, lì si vede Bugo. Dentro di me la parte naturale umile è sempre stata fondamentale. Quando mi fermano non me la sono mai menata, sono una persona vicina alla gente. Ma sarebbe così anche se non fossi un musicista avrei questo atteggiamento. I miei fan lo sanno.
C'è differenza tra il Bugo personaggio e il Cristian Bugatti persona?
Quando vado sul palco un po’ mi trasformo perché voglio che in quel momento la gente viva il sogno del rock’n’roll. Ma sono comunque naturale. Però entro in una dimensione, il rocker che ha dei valori, che dice delle cose, che ha la sua voce e le sue canzoni, belle o brutte che siano. Voglio raccontarmi al pubblico mentre nella vita privata voglio vivere la mia famiglia. Guarda i miei social: non parlo mai di mia moglie e dei miei figli, la vita privata tale deve rimanere. Raramente vedi anche i miei amici.
Il 10 novembre sarai in concerto all'Arci Bellezza di Milano. Anticiperai qualche altro brano nuovo?
All’Arci non anticiperò niente per il semplice fatto che non avendo fatto concerti nel periodo pandemico ci saranno persone che non conoscono il mio repertorio, voglio dare una sorta di best of di quello che ho fatto fino a ora, aggiungendo i due singoli. Sto già scrivendo materiale che va oltre il disco che uscirà, mi sento molto creativo. Ho volutamente scelto il posto a Milano, sarà un concerto unico, pensato per presentare il singolo nuovo.
Ti capita spesso di scrivere canzoni che poi riponi in un cassetto per riprenderle in un altro momento?
Quando io compongo un disco ho composto canzoni che rispecchiavano esattamente quel momento. Può capitare però che scrivendo recuperi una vecchia idea. Se qualcosa rimane nel cassetto significa che forse non ha qualcosa di definitivo. Adesso sento che la chitarra mi chiama. Poi c'è un periodo in cui mi spengo e ripongo la chitarra acustica con cui scrivo le canzoni: mi serve per decomprimere e tornare poi con la voglia di raccontarmi.