L'attrice ha parlato al podcast Second Life del periodo precedente al successo, arrivato con "The Mask" nel 1994
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Dopo otto anni di stop, Cameron Diaz sta per tornare al cinema con la commedia "Back in action". Parlando al podcast Second Life è tornata al 1994, anno sliding doors della sua carriera, ovvero quando è stata scelta per il film "The Mask" con Jim Carrey. Poche settimane prima, mentre vivera un periodo difficile dal punto di vista economico, si è trasferita a Parigi per lavorare come modella. "Non avevo i soldi per sopravvivere. Poi ho trovato un lavoro ma penso di essere stata un corriere che trasportava droga in Marocco... lo giuro su Dio", ha spiegato la star.
"Erano i primi anni Novanta e mi diedero una valigia chiusa a chiave con dentro i miei 'costumi' di scena, dovevo andare a fare un lavoro per la moda", ha raccontato l'attrice che alla vigilia dei 50 anni sta per tornare con un nuovo film dopo successi come "Tutti pazzi per Mary" e "Charlie's Angels".
Quando è atterrata, al controllo in aeroporto le è stato chiesto cosa ci fosse nel suo trolley ed è andata nel panico: "Ero una ragazza bionda con gli occhi azzurri in Marocco. Indossavo jeans strappati e stivali con la zeppa, con i capelli sciolti. Ho avuto davvero paura. Ho risposto: 'Non lo so, non è mia, non ho idea di chi sia'". Cameron Diaz ha quindi capito: "Ero stata ingannata, stavo contrabbandando una spedizione illegale".
All'attrice è andata bene, ha così lasciato la valigia al funzionario dell'aeroporto ed è riuscita a tornare a casa a Parigi. "Quello è stato l'unico lavoro che ho trovato a Parigi", ha concluso. Quello che è successo dopo è storia: i produttori di "The Mask" avevano scelto la modella e attrice Anna Nicole Smith per interpretare il personaggio di Tina Carlyle. Quando il regista Chuck Russell ha visto la Cameron ha insistito per ingaggiarla dato che era "il contrasto ideale per il comico Jim Carrey".